Siviglia-Fiorentina, finisce 3 a 0. Non passa al Sánchez-Pizjuán la squadra di Montella, un risultato pesante che allontana Varsavia. Non si sbagliavano gli andalusi, una partita a senso unico decisa dalle reti di Vidal e Gameiro. Un vero peccato per la Fiorentina, a cui sarebbe bastato anche solo un gol per continuare a sperare. Le occasioni non sono mancate, soprattutto nel primo tempo con un Salah scatenato, ma poco preciso sotto porta. Col senno di poi i rimpianti sono tanti, se solo fossero stati più cinici tutto sarebbe stato diverso. Ma il tabellone dice altro e la differenza si è vista in campo alla ripresa, Siviglia con una marcia in più e Fiorentina un po’ troppo arrendevole. Personalità, reattività e qualità realizzative eccelse per gli andalusi, sostenuti dai propri tifosi che hanno cantano dall’inizio alla fine.
Stadio-fortino e squadra agguerrita, la trasferta di Siviglia è stata esattamente come l’avevano dipinta, nulla più nulla meno. L’ultima volta in Spagna della Viola risale al 2007 (fase a gironi di Coppa Uefa) contro il Villareal, meno amaro il risultato: 1 a 1 firmato Bobo Vieri, ma anche in quella stagione, poi, non si andò oltre la semifinale. In serate come questa è meglio non credere alle coincidenze, ma riflettere sugli errori per cercare di rimediare. Il ritorno è in programma per il 14 maggio al Franchi, ci vorrà la migliore Fiorentina per ribaltare un risultato che per ora dice Siviglia in finale per la seconda volta consecutiva.
La squadra di Montella ha tutte la carte in regola per giocarsela al ritorno, magari sfruttando la fantasia di Salah, il senso del gol di Gomez e il fattore campo. Non si tratta di credere nei miracoli, servono concentrazione e grinta per provare a centrare l’impresa.
Federica Di Bartolomeo