Mihajlovic sta proseguendo la preparazione con il suo Toro a Bormio, ma la sua testa è già al campionato che lo vedrà impegnato alla prima giornata proprio contro il Milan, la sua ex squadra. Ricordiamo che Sinisa è stato esonerato nella seconda metà della scorsa stagione per fare posto a Brocchi. È doveroso sottolineare che il Milan non era messo bene al suo arrivo. Palesi erano i problemi tecnici e dopo le prime difficoltà, la società non lo ha difeso, anzi. Da lì in poi è stato un calvario terminato nel modo che tutti conosciamo. Nonostante tutto però, Mihajlovic è riuscito a tirare fuori il meglio dalla mediocrità e i rossoneri hanno sognato l’Europa, mentre con il tecnico della Primavera il Diavolo ha terminato il campionato al settimo posto che non gli ha permesso di conquistare un posto in Europa League.
Oltre al danno anche la beffa, come si suol dire e questo ha lasciato un segno al “sergente” che adesso ha l’occasione per vendicarsi, vincendo con il suo Torino. In conferenza stampa non ha perso l’occasione per punzecchiare i rossoneri:
“Iniziamo subito la stagione con una partita di spessore contro il Milan. La cosa che mi ha un po’ sorpreso è che giocheremo a San Siro mentre ero convinto di debuttare in casa perché già l’anno scorso il Toro aveva iniziato in trasferta. È sempre difficile fare commenti a luglio sul calendario, dobbiamo ragionare di partita in partita. Dopo la quinta giornata abbiamo una serie di sfide impegnative, per cui sarà importante cominciare bene. È una partita difficile e io avrò un motivo in più per fare bene, ma non cerco rivincite. Il tempo è galantuomo e tutti sanno dove ho lasciato il Milan e poi dove è finito. Detto questo saluterò volentieri tutti coloro con cui ho lavorato al Milan“.
Parole al veleno nei confronti di un ambiente che lo ha voluto e subito abbandonato.
Adesso l’ex tecnico rossonero ha ritrovato serenità e fiducia tanto da poter fare previsioni per il futuro. È soddisfatto sia del lavoro svolto, che del mercato del club granata:
“Ci sono buoni basi per lavorare bene e il gruppo è sano. Il nostro obiettivo è andare in Europa entro due anni”.
Barbara Roviello Ghiringhelli