Smalling, il difensore inglese che ha fatto dimenticare Manolas
Chris Smalling, 30 anni compiuti la scorsa settimana e a quanto pare ancora tantissimo da dimostrare.
E’ arrivato a sorpresa nella fase finale dello scorso mercato estivo dopo una lunghissima telenovela tra la Roma e il roccioso difensore belga Toby Alderweireld non andata più a buon fine.
Gianluca Petrachi, dopo un estenuante tira e molla con il Tottenham per riuscire a regalare ai tifosi giallorossi il gioiello belga, ha lavorato sottotraccia in maniera parallela al “piano B” per Smalling.
Piano assolutamente nascosto visto che per l’intera estate, il nome del difensore ex Manchester United non era stato menzionato praticamente mai.
Per molti, l’acquisto di Smalling è sembrato come una sorta di “ripiego” e lo dimostra anche la formula con cui si è conclusa l’operazione: prestito oneroso di 3 milioni di euro.
In realtà dietro questo prestito si celava già dall’inizio un accordo verbale tra le due squadre per un ipotetico riscatto su una cifra non precisata.
Il giocatore, giorno dopo giorno non ci ha messo molto a scavalcare le gerarchie in casa Roma e a prendersi il posto da titolare inamovibile infatti il suo score indica 11 presenze (tra campionato e Europa League) e 2 gol.
Smalling è molto forte fisicamente, oltre che veloce, abile in marcatura e sulle palle inattive, utilissimo per il gioco di Fonseca che applica un modulo con la difesa alta. Il difensore inglese è riuscito a sfatare il famoso mito in cui i calciatori inglesi non rendono in Italia, lui al momento infatti è una delle eccezioni più belle del nostro calcio italiano.
Con il gol contro il Brescia, ha eguagliato David Beckham. Loro due sono gli unici ad aver segnato due gol in Serie A nella stessa stagione, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Chris potrà sicuramente togliersi non poche soddisfazioni personali.
In difesa ha dovuto ereditare il posto di Manolas, un calciatore amatissimo dai tifosi della Roma. E’ diventato beniamino per il gol che ha sancito la sorprendente rimonta della Roma contro il Barcellona in Champions League. Ma non è da dimenticare anche la sua permanenza per cinque stagioni nonostante il continuo andirivieni dei suoi ormai ex compagni di squadra.
Oltre a Smalling, la Roma ha acquistato anche Gianluca Mancini dopo un’ottima stagione all’Atalanta. Il giovane difensore italiano, però, ha inizialmente fatto fatica ad ambientarsi e soprattutto ad adattarsi a un modulo diverso come quello della difesa a 4, venendo invece da una consolidata difesa a 3 con il suo mentore Gasperini.
Smalling ha subito preso le redini della difesa in mano e si è trasformato in chioccia per poter aiutare il suo compagno ad assimilare il più velocemente possibile i nuovi meccanismi difensivi.
Il risultato? Una coppia perfettamente amalgamata e invalicabile con una media da “Muro” di 0,25 a partita con i due in campo. Nessuno ha fatto di meglio in serie A
Il segreto di Chris per la sua eccellente forma? Lui attribuisce il suo ottimo rendimento alla dieta vegana che segue da anni insieme a sua moglie Sam Cooke:
Foto copertina: Onefootball.it