Tutto ci saremmo aspettati ma non che la Juventus rimontasse e vincesse, questa partita iniziata male, il cui rischio è stato finisse peggio.
La Juventus ha avuto il merito di recuperare il risultato approfittando di alcune ingenuità, che hanno procurato il calcio di rigore messo a segno da Ronaldo, ma questo all’ottantottesimo: e prima… cosa è successo?
“Mai vista la Juventus così in difficoltà”: sono le parole di Simone Inzaghi ampiamente condivisibili, il quale con dispiacere e rammarico per non aver sfruttato l’occasione commenta così la prestazione della Juventus. Nessuna recriminazione da parte del tecnico laziale, il quale si limita solo nel dispiacersi per i suoi che, per stanchezza o cali di tensione, hanno compromesso un risultato molto importante che avrebbe fatto bene soprattutto all’autostima.
Ma la Juventus, dotata di sette vite come i gatti, reagisce all’impostazione di una partita giocata malissimo da subito.
Per bloccare la prima della classe, la Lazio invade la meta’ campo juventina per un tempo e mezzo, impedendo alla Juve di ragionare quindi non facendola mai avanzare. bianconeri, forse storditi dalle cariche nemiche, hanno sbagliato tanto, perso numerosi palloni e – aspetto non meno grave – rimediato diverse ammonizioni, ingiustificate per una partita così in questa fase del girone.
Contando i danni, ci consola solo il risultato.
Forse è stata la prima volta in cui si è visto Ronaldo spazientirsi e chiedere di avanzare, ma niente da fare: sara’ stata l’assenza di Pjanic, fatto sta che il centrocampo juventino ha dormito alla grande e i danni si sono visti con l’ autogol di Emre Can.
Gli uomini di Allegri ieri sera si sono trovati male a fare tutto, dalla gestione del pallone, alla difesa, al concepimento del gioco, gia’ di per se’ con la gestione Allegri, latitante.
Allora… se l’assenza di Pjanic causa confusione, mi chiedo per quale motivo acquistare un altro difensore: la situazione indirizzerebbe a rinforzi con altri ruoli.
Era palese che non fosse il caso di esaltarsi per una vittoria contro il Chievo, perchè tutta questa sofferenza con la Lazio – ottava in classifica al momento del match – sembra fuori luogo.
Comunque, Massimiliano Allegri, nel proseguo tenta il tutto e per tutto giocandosi due carte che risulteranno fondamentali. Toglie Matuidi e Costa: al loro posto, Bernardeschi e Cancelo; saranno loro, a guidare la rimonta della Juve. Infatti Cancelo segna il gol del pareggio e successivamente si procurerà il rigore, verso il finale ancora un brivido, la Lazio ottiene un calcio di punizione che per fortuna fallirà.
Tutto e’ bene quel che finisce bene, e alla fine, vietato lamentele: tuttavia la Juventus, pur trovando tutte le giustificazioni del caso, ha eccessivamente sofferto la Lazio nella fisicità ma altresì in fantasia. La differenza l’ha fatta il solito talento dei singoli.
Szceszny ammette che la sua Juventus è stata inguardabile – lo ringrazio per l’onestà – e che la vera Juve tornerà nel mese di Marzo, come le rondini: tuttavia attenzione a fidarsi solo ed esclusivamente del talento individuale…
Cinzia Fresia