Sette anni, sette compleanni: auguri, Paulo

Sette compleanni in bianconero, sette sfumature diverse: auguri alla Joya

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Fonte immagine pagina Twitter Juventus

Paulo Dybala festeggia oggi il suo ventottesimo compleanno, il settimo in casa Juventus.

Rido tra me e me ripensando al suo volto efebico da fanciullo, sul quale il tempo sembra non abbia avuto il permesso di lasciare tracce. 

Eppure son passati sette anni.

E sette compleanni.

Il primo è stato quello della curiosità: curiosità per questo campioncino esile e glabro, con due enormi occhi verdi, così diverso da tutti gli altri argentini. Curiosità per quelle movenze così malinconiche e eleganti, eppur letali. 

Il secondo è stato quello dell’ attesa: attesa che qualcosa di grande accadesse, che passasse attraverso quel sinistro meraviglioso, attesa per ciò che di grande avrebbe dovuto realizzarsi in quel 3 giugno, in quella ( per noi triste) città gallese.

Eppur è passato, eppure…

Il terzo è stato quello del Diez: la maglia più pesante sulle spalle, accettata con gioia e orgoglio. I paragoni con Del Piero inevitabili, l’ onore dell’investitura. Il compleanno dell’anarchia, splendida e rilucente, come non mai.

Il quarto è stato quello dell’ombra: l’arrivo di Ronaldo e il sacrificio, l’abnegazione. Messo da parte eppur presente, a sgomitare per farsi notare e poi arrendevole, verso la fine. Sofferto con dignità.

Il quinto è stato quello del riscatto: dopo la terribile estate sul mercato, la voglia maledetta di riprendersi la Juventus e di brillare, brillare e poi brillare ancora. Fino a sconfiggere il Covid, fino a prendersi di diritto il titolo di MPV della Serie A. 

Il sesto è stato quello dell’assenza: infortuni, infortuni e poi infortuni. Stare in squadra ma non esserci mai, dolore, sofferenza, mancanza. Mancanza che la Juve avverte come non mai, come se le avessero sottratto la sua luce.

Il settimo è oggi. 

È il compleanno del Capitano, del faro, di colui che indica la rotta. Del Sole intorno al quale ruota la Juventus, come ha detto Stefano Borghi.

Del bambino dagli occhi grandi che è diventato un uomo, e che negli stessi occhi, grandi e puliti, ha scritto cosa vuole essere. 

Auguri, Joya.

Auguri, Paulo Dybala

 

Daniela Russo