E’ ancora weekend, è ancora serie A. I match infrasettimanali di Coppa Italia hanno contribuito a rendere meno lunga l’attesa per la 27.ma giornata di campionato sebbene lo spezzatino non lascia tempo alla noia e alla nostalgia. Così come lo scorso weekend, tocca ancora agli uomini di Luciano Spalletti stare sotto i riflettori, a mo’ di pallina rimbalzante su un liscio piano da flipper, i giallorossi rimbalzano da un big match all’altro, passando addirittura per un derby. Dopo la sfida stravinta di forza e grinta sul prato del Meazza sotto gli occhi di 60mila nerazzurri ammutoliti dal ninja belga Radja Nainggolan, è il turno di un’altra sfida ancora più determinante. Una delle sfide più attese della stagione, una delle più sentite da sempre, di quelle sfide in cui vincere non è un’opzione bensì un obbligo: ladies and gentleman è tempo di Roma-Napoli. Dopo la sconfitta contro i laziali nel derby di Coppa Italia i giallorossi devono rialzarsi e più in fretta possibile non tanto per la rincorsa alla Juve quanto per non lasciarsi superare dagli inseguitori che, guarda caso, sono proprio gli azzurri di Sarri. I giallorossi, infatti, non sono gli unici protagonisti e condividono i riflettori proprio con i partenopei, i quali sconfitti anch’essi in Coppa Italia si sono infiammati in polemiche non indifferenti. Non un periodo idilliaco per Sarri e i suoi uomini, dopo la sconfitta a Madrid, arriva la disfatta casalinga contro l’Atalanta ritrovandosi Gasperini e seguaci alle calcagna ad una sola lunghezza d’onda e una Lazio sempre più incalzante; come se non bastasse arriva il Pepita e li infligge ancora una volta con la complicità del solito “Picciriddu”. Rigori dubbi, arbitraggio non apprezzato ma poca attenzione al gioco pressoché inesistente e questo non è certo passato inosservato ai critici. Rabbia, nervoso e qualche scivolone di troppo, se il Napoli vuole rialzarsi è l’occasione propizia per farlo, almeno per non rischiare di cedere ulteriore terreno alle inseguitrici e per non salutare definitivamente il secondo posto. Da sempre considerata una delle sfide più entusiasmanti ma anche temute del calcio nostrano, quella che si crea attorno a questa partita è una sorta di aura quasi sacrale che determina una rivalità che solitamente prescinde da tutto e proprio per questo il match è previsto per le 15.00 di sabato pomeriggio. Un inizio che lascia presagire un weekend calcistico satollo di adrenalina.
Se pensavate di trascorrere il sabato pomeriggio in gita al lago o in spiaggia sarebbe forse il caso di rimandare a data da destinarsi poiché la serie A non lascia tempo alle distrazioni e, infatti, dopo Roma-Napoli, alle 18.00 è il turno di Sampdoria-Pescara. I blucerchiati decimi in classifica a 36 punti, dopo la vittoria sul Bologna, hanno racimolato solo due pareggi con Cagliari e Palermo mentre il Pescara dopo i cinque gol inflitti ai doriani sono caduti ancora una volta contro il Chievo. I gialloblù alle 20.45 affronteranno i rossoneri al Meazza i quali pare si siano ripresi dal filotto negativo di inizio anno.
Domenica, ancora un appuntamento anticipato e alle 12.30 scenderanno in campo Atalanta e Fiorentina: i nerazzurri di Gasp stanno vivendo il loro periodo di maggior splendore, emblematica la vittoria al San Paolo; al contrario, i viola di Paolo Sousa rei del solito altalenante rendimento, si ritrovano ottavi in classifica con sei punti in meno rispetto ai milanisti che li precedono.
Alle 15.00 Cagliari-Inter, Torino-Palermo, Empoli-Genoa, Udinese-Juventus e Crotone-Sassuolo:
L’Inter, ancora in dubbio se aver subito maggiormente l’assenza di Miranda o la straripante forza di Nainggolan, si è lasciata scappare l’occasione più ghiotta della stagione per agganciare, o quasi, quel tanto ambito terzo posto, incassando la quarta sconfitta della gestione Pioli. Il terzo posto, non è comunque del tutto impossibile, almeno matematicamente, sebbene la prima prova di reazione è appunto il Cagliari – e come la storia insegna – non sarà semplice.
Entrambi reduci di un pari si scontreranno in quel di Torino la squadra più settentrionale e quella più meridionale; il Palermo rimasto orfano dallo storico presidente Zamparini che ha annunciato le dimissioni è ancora terzultimo in classifica e con una distanza non indifferente di sette punti dalla zona salvezza.
Meno drammatica, seppur preoccupante, la situazione dell’Empoli distante, appunto, sette punti dal Palermo e attualmente salvo. I toscani ospiteranno i rossoblù di Juric per i quali la vittoria continua ad essere tanto distante da esser diventata un taboo.
Da bianconeri a bianconeri: L’Udinese sconfitta la scorsa settimana dai laziali ospiterà la Juve sempre più inarrestabile.
Se la posizione della Juve è immutata restando capolista anche il Crotone mantiene invariata la sua posizione ma agli antipodi dei bianconeri e dalla penultima casella a un solo punto di vantaggio rispetto al Pescara si batterà contro gli uomini di Di Francesco.
La 27’ giornata si concluderà alle 20.45 con Bologna-Lazio: gli emiliani in astinenza da vittoria sono fermi alla quindicesima posizione a +2 sul Genoa e a -1 dall’Udinese, ospiteranno la Lazio che, con la vittoria sull’Udinese hanno sorpassato i cugini milanesi accorciando le distanze su Atalanta e Napoli.