La retrocessione, gli obbiettivi ambiziosi dichiarati a inizio stagione, un girone d’andata al di sotto delle aspettative, la contestazione della tifoseria, un inizio negativo del girone di ritorno e il possibile esonero del tecnico in occasione della sfida di domenica.
Questi sono gli argomenti di cui abbiamo voluto parlare con Enrico Brigi, direttore responsabile di “TuttoHellasVerona” e collaboratore de “IlNazionale“.
Come ha vissuto la piazza la retrocessione in cadetteria?
La retrocessione dello scorso anno – la seconda in tre anni – è stato un brutto colpo per tutto l’ambiente gialloblù.La delusione è stata, poi, amplificata da come la retrocessione stessa è maturata con un squadra che non ha mai dato l’impressione di potersi salvare.
Quali erano gli obbiettivi dichiarati dalla società?
Pensi che nella sessione estiva del mercato sia stata costruita una formazione adatta?
Pensi che nella sessione estiva del mercato sia stata costruita una formazione adatta?
L’obiettivo della società è sempre stato quello di tentare l’immediata risalita nella massima serie.
Le operazioni condotte durante il mercato estivo hanno messo a disposizione del nuovo tecnico Fabio Grosso un organico di valore, abbinando qualità ed esperienza. Molti, tra gli addetti ai lavori, hanno subito indicato la squadra gialloblù tra le candidate alla promozione diretta.
Le operazioni condotte durante il mercato estivo hanno messo a disposizione del nuovo tecnico Fabio Grosso un organico di valore, abbinando qualità ed esperienza. Molti, tra gli addetti ai lavori, hanno subito indicato la squadra gialloblù tra le candidate alla promozione diretta.
Cosa ne pensi del girone d’andata?
Il girone di andata è stato senza dubbio inferiore alle aspettative. Dopo una buona partenza, la squadra ha perso contatto con le prime due posizioni pur rimanendo sempre all’interno della zona play-off.
Un organico quasi completamente rinnovato non ha certo facilitato il compito del nuovo allenatore tuttavia dopo ventidue giornate era lecito attendersi qualcosa di più sotto il profilo del gioco e dell’identità.
Un organico quasi completamente rinnovato non ha certo facilitato il compito del nuovo allenatore tuttavia dopo ventidue giornate era lecito attendersi qualcosa di più sotto il profilo del gioco e dell’identità.
Che voto daresti al mercato fatto a Gennaio?
Il mercato di gennaio può essere giudicato positivo. I movimenti in entrata hanno completato l’organico portando ulteriore qualità ed esperienza mentre sono usciti quei giocatori che fino ad ora avevano trovato poco spazio. Unico neo la cessione di Antonio Caracciolo, la cui partenza ha colto un pò tutti di sorpresa, trattandosi di un difensore molto esperto. Voto: 7.
Top&Flop: chi ti ha stupito e chi ti ha deluso?
Tra i nuovi arrivi mi hanno inizialmente stupito Henderson e Colombatto anche se ora il loro rendimento è piuttosto peggiorato.
Mi aspetto molto di più da Di Carmine anche se è stato condizionato dall’infortunio e dall’annoso dualismo tattico, non ancora risolto, con Giampaolo Pazzini.
La delusione più grande è sicuramente Laribi il cui rendimento è stato molto inferiore alle aspettative tanto da passare da titolare a panchinaro di lusso.
Mi aspetto molto di più da Di Carmine anche se è stato condizionato dall’infortunio e dall’annoso dualismo tattico, non ancora risolto, con Giampaolo Pazzini.
La delusione più grande è sicuramente Laribi il cui rendimento è stato molto inferiore alle aspettative tanto da passare da titolare a panchinaro di lusso.
Come valuti questo inizio di girone di ritorno?
Il girone di ritorno è stato fino ad ora decisamente negativo. Tre punti in quattro partite, frutto di tre pareggi e una sconfitta, ottenuti contro squadre che occupano le ultime posizioni della classifica, rappresentano un ruolino di marcia che non ha nulla a che vedere con quello di una squadra che ambisce a posizioni di vertice.
Le prestazioni offerte, inoltre, sono state tutt’altro che entusiasmanti.
Le prestazioni offerte, inoltre, sono state tutt’altro che entusiasmanti.
Molte sono state le volte in cui è stata messa in discussione la posizione di Fabio Grosso. Quali sono i motivi?
A Fabio Grosso viene imputato il fatto di non essere riuscito a trasmettere una precisa idea di gioco alla squadra che continua a mostrare evidenti lacune anche sul piano della personalità e del carattere.
L’ambiente invoca da molte settimane il suo esonero ma la società ha sempre ribadito la fiducia nei suoi confronti.
L’ambiente invoca da molte settimane il suo esonero ma la società ha sempre ribadito la fiducia nei suoi confronti.
Sappiamo che è in atto da diverso tempo una contestazione da parte dei tifosi. Dicci di più.
Da diverse settimane è in atto una forte contestazione della tifoseria nei confronti del presidente gialloblù Maurizio Setti, al quale viene imputato di utilizzare la società per il suo interesse personale, causando una progressiva disaffezione dei tifosi verso la squadra. La frattura, culminata in una clamorosa protesta con uno stadio completamente deserto in occasione della partita casalinga con il Palermo, appare per ora insanabile.
Domenica l’Hellas gioca in casa dello Spezia di Pasquale Marino. Che partita ti aspetti? Pensi possa essere decisivo il risultato per la permanenza di Mister Grosso?
Domenica i gialloblù sono attesi da un incontro molto impegnativo che potrebbe, in caso di risultato negativo, sancire l’esonero dell’allenatore. Dopo le ultime prestazioni, inutile negarlo, mi aspetto una forte reazione. In caso contrario credo che il cambio della conduzione tecnica diventerebbe inevitabile.
Aurora Levati