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Serie B, analizziamo con Attilio Malena il match Crotone-Cosenza

Ritorna finalmente in campo la Serie B. In occasione della 13a giornata, abbiamo intervistato Attilio Malena per analizzare il derby tra Crotone e Cosenza

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Dopo la sosta per le Nazionali, ritorna finalmente in campo la Serie B e lo fa con il botto.
Si partirà venerdì sera con il big match tra Hellas Verona e Palermo e si terminerà con il derby nel Monday Night tra Crotone e Cosenza.

In occasione di questo derby calabro, abbiamo deciso di fare una chiaccherata con Attilio Malena, inviato dai campi calabresi per “B come Sabato“, trasmissione che va in onda il sabato su Rai 2, ma non solo. È co-conduttore della trasmissione “Fairplay&Football, programma che va in onda sul canale 65 del digitale, e in radio opinionista di Radio Montecarlo Sport, Radio Stonata e conduttore di un programma su Radio Città MetropolisÈ, inoltre, direttore di calciomercatoreport.it e collaboratore per tuttob.com

Come arrivano le squadre a questo derby?

Entrambe non certamente bene, per motivi completamente diversi ma allo stesso tempo simili: obiettivi diametralmente opposti.

Il Crotone si porta dietro strascichi da un’estate sanguinosa, non è ancora riuscita a diventare squadra e a calarsi in una mentalità completamente diversa dalla massima serie, anche se credo che dalla cintola in su abbia la rosa più competitiva della categoria. Il Cosenza e’ in linea con le aspettative stagionali, doveva lottare per la salvezza e per la salvezza sta lottando, il piatto dei punti in classifica piange soprattutto per i punti che potevano arrivare ma per un mix di sfortuna ed errori d’ingenuità non sono arrivati.

Quanto è sentito dalle tifoserie?

E’ sentito, mai come in questo particolare momento storico, per l’importanza, per come ci arrivano le formazioni di Oddo e Braglia, e per quello che può accadere dopo questo derby. Crotone e’ stata abituata a grandi palcoscenici, e a grandi obiettivi e di conseguenza e’ diventata esigente, il sostegno c’e sempre, anche se a volte sembra quasi non si veda, questo ha sempre giovato ai tecnici che hanno potuto da sempre lavorare con calma, senza fretta, vedi Gasperini, Drago, Juric, per citarne alcuni. Cosenza vive per il calcio, e non vedeva l’ora di tornare nel calcio che contava, c’era voglia di tornare a sentirsi protagonisti.

Ha una storia particolare questa partita?

Torna dopo sedici anni, già questo credo basti ad accenderlo di per se’.

Top&Flop di entrambe le formazioni

Il Crotone non ha convinto in difesa, l’innesto di Golemic non ha convinto, l’uomo in più e’ Firenze, c’è sempre, e’ la conferma più bella per il Crotone che ci ha sempre creduto.

Il Cosenza può fare di più in attacco, ha le qualità, da Perez ci si aspettava tanto lo scorso anno, e in questa stagione, ma ha fallito in entrambi i casi, Dermaku e’ la certezza, protagonista, e’ maturo per grandi palcoscenici, può rientrare nei top anche il tecnico Braglia, ha dimostrato di poter stare e fare la voce grossa in B, per preparazione alla gara e cura maniacale dei dettagli.

Che partita ti aspetti? Qual è il tuo pronostico? Chi tiferai?

Mi aspetto sinceramente una gara maschia, forse anche poco spettacolare, una battaglia, sportiva. Può cambiare le sorti di una stagione, in senso positivo o anche in negativo ahimè.

Quali potrebbero essere gli undici titolari?

Anche in questo senso mi aspetto sorprese, Braglia può pensare ad un cambio di modulo, Oddo si interroga sui recuperi possibili di Cordaz e Nalini.

Cosa significherebbe portare a casa i tre punti?

Tanto, ne parlavo prima, non è retorica quando si sostiene che può cambiare una stagione, che parte però da obiettivi diametralmente opposti.

Parliamo di Serie B in generale. Quali sono le squadre che ti stanno stupendo maggiormente e quali ti stanno deludendo?

Il Palermo dal riavvento di Roberto Stellone e’ una macchina da guerra, non sbaglia un colpo. Il Pescara ha ritrovato unità d’intenti e tranquillità, assolutamente sorprendente, mi ha stupito in positivo l’impatto di Corini sul Brescia, non brilla ma porta a casa i punti per una rosa costruita con qualità. Troppe difficoltà invece per una corazzata come L’Hellas e fatico a comprendere la gestione di Pazzini, mi aspettavo di più dal Livorno, per approccio e fame, non tanto per i risultati, e il Carpi, forse con una rosa non totalmente all’altezza, salvarsi per Castori equivarrebbe ad una nuova promozione.

Cosa ne pensi di questa nuova cadetteria a 19 squadre?

Per me doveva essere a ventidue, la forzatura e’ stata commessa all’inizio quando lo statuto e’ stato modificato quando non poteva essere modificato. E’ triste vedere una squadra riposare.

É arrivata la prima convocazione in azzurro per Tonali. Oltre al centrocampista bresciano, hai visto qualche giovane di prospettiva? Se si, chi?

Sandro Tonali ha personalità, tecnica e può crescere ancora, ma è semplicemente Tonali, non Pirlo. Ci sono meno talenti pronti rispetto al passato, ma tanta qualità. Stanno facendo molto bene Castrovilli, e Maggiore come ogni anno, e mi aspetto molto ancora da Asencio, ma per la Nazionale bisognerà ancora attendere.

 

Aurora Levati

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