Restare il Serie A è il sogno di sei squadre ma riuscirci può diventare realtà soltanto per quattro di loro: come è cambiata la situazione nelle zone basse della classifica dopo l’ultimo turno disputato?
L’Udinese continua a perdere nonostante mercoledì sia riuscita ad andare in vantaggio al San Paolo contro il Napoli per ben due volte. I bianconeri di Oddo sono fermi a 33 punti da nove partite, nessuno guadagnato ma solo persi. La formazione di Udine sta facendo affidamento sui risultati positivi che aveva collezionato fino a due mesi fa e che oggi le permettono ancora di militare al 14esimo posto, con cinque di scarto dalla terz’ultima posizione ma nel frattempo chi le sta dietro sta guadagnando terreno.
(corrieredellosport.it)
L’altra squadra che sembra aver smarrito la via del successo è il Cagliari ancora una volta uscito sconfitto, stavolta con quattro gol incassati, contro l’Inter. Il dato più sconfortante per i tifosi rossoblù non è soltanto collegabile alla posizione in classifica, quindicesimo a 32 punti, ma la mancanza di gioco e personalità che viene messa in campo.
La 33esima giornata, però, ha visto tre importanti match giocati in chiave salvezza: il Sassuolo ha avuto la meglio sul Verona riuscendo a portarsi a 34 punti con il sorpasso ai danni della stessa Udinese, mentre Maran e i suoi adesso cominciano a sentire ancora più imponente il fiato sul collo della Spal, riuscita ad ottenere proprio contro i Clivensi un altro punto positivo.
La personalità, invece, è stato l’elemento caratterizzante la partita del Crotone che ha accolto allo Scida la Juve.
Zenga e i suoi, che arrivavano all’incontro con un risultato utile collezionato negli ultimi cinque andati in scena, si sono armati di coraggio e spinti da un pubblico delle grandi occasioni hanno raggiunto un pareggio storico fermando per la prima volta gli undici di Allegri. Un punto che permette al Crotone di restare sulla scia delle squadre che la precedono con 28 punti e una sola distanza dal quart’ultimo posto. Un solo punto come quello ottenuto contro non la prima arrivata, grazie a un gol non scontato ma estremamente artistico: quello di Simy.
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Il giovane attaccante ha messo la firma su più partite in questa stagione risultando decisivo come in questa occasione. La reazione d’orgoglio è arrivata nel momento che forse si può ritenere il più decisivo dell’anno, nella giornata degli scontri diretti tra le concorrenti alla salvezza, per continuare a sperare in una permanenza in Serie A.
Chiara Vernini