Di solito quando le squadre iniziano a non rendere come dovrebbero, a non avere risultati positivi o per lo meno convincenti, ecco che puntualmente aleggia l’ombra del tanto temuto “ritiro”.
Ebbene sì, la situazione sembra paradossale perchè a pagare il famoso dazio sono la Lazio e il Bologna con un destino comune: i fratelli Simone e Filippo Inzaghi come loro allenatori.
Il primo è reduce da tre pareggi consecutivi e sconfitta in Europa League con netto calo dei suoi pupilli Luis Alberto e Milinkovic Savic; il secondo è fermo in piena zona retrocessione a soli 11 punti in classifica.
Filippo Inzaghi in conferenza stampa:
“Ne ho fatti anche da calciatore, ma diciamo che i ritiri possono essere visti in tanti modi… La società ha deciso questo, dobbiamo osservare gli errori fatti e svoltare, stare tutti assieme può servire. Però ora penso alla partita e nient’altro, da mercoledì penseremo al resto”.
Probabilmente sarà proprio la partita di domenica contro l’Empoli lo snodo cruciale da dentro o fuori, prima però ci sarà oggi la gara di Coppa Italia contro il Crotone per poi ritornare in ritiro fino a sabato a Zola Predosa.
Riguardo la sponda laziale, la scelta del ritiro è stata condivisa da Simone Inzaghi e dal patron Claudio Lotito, assolutamente non contento delle recenti prestazioni e soprattutto del rendimento di alcuni degli uomini cardine della squadra biancoceleste.
La Lazio ha deciso di rimanere tra le mura domestiche di Formello per il ritiro prima della partita di domenica dopo la Sampdoria, stessa squadra che ha rifilato una sonora sconfitta proprio al Bologna.
Le due compagini si scontreranno questo mese, proprio durante le festività natalizie e si spera di vedere per la prima volta in Serie A il duo Inzaghi incontrarsi fraternamente da “rivali” solo per una sera.
Raffaella De Macina