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Scuola Calcio Juventus femminile, la fucina delle future Sara Gama

A colloquio con Eva Callipo, responsabile della Scuola Calcio Juventus femminile del Fossano calcio, attivata da alcuni mesi e che attualmente ha una cinquantina di iscritte

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La libertà e la voglia di essere rivoluzionarie per le donne può partire anche da un pallone.

E’ il 1968, anno rivoluzionario per eccellenza, quando nasce ad esempio la prima squadra femminile di calcio del Genova.

Sono passati 50 anni da allora e lentamente questa “rivoluzione” ha attecchito; le donne calciatrici, anche se ancora un fanalino di coda nel nostro Paese rispetto alla media europea (le tesserate in Italia sono 11.000, in Germania un milione, in Inghilterra 80.000), hanno saputo tenere duro; si sono spinte oltre gli stereotipi, alimentando e sostenendo una passione così forte, caparbia e combattiva capace di dare un calcio ai pregiudizi e a dribblare l’idea di uno sport riservato ai maschi.

Nonostante la mancanza  di una progettualità precisa da parte della Federcalcio e della Lega Nazionale Dilettanti, e una certa latitanza dei media, la tenacia del calcio femminile è supportata sempre di più dalle società sportive che si espongono ed investono, da allenatori illuminati e da scuole calcio di assoluto livello.

E’ il caso della Scuola Calcio Juventus femminile del Fossano Calcio, prima scuola in “rosa” in Italia targata Juventus nata lo scorso mese di luglio e della quale il nostro magazine si è occupato in passato.

Abbiamo fatto un bilancio dei primi mesi di attività con la responsabile del settore femminile Eva Callipo, ex Presidente del Cuneo calcio femminile di Serie A (acquisito la scorsa estate proprio dalla Juventus).

“A giugno e a luglio durante gli Open Days abbiamo avuto una forte affluenza – mi spiega – non solo di ragazze che già giocavano a calcio, ad esempio le ex giocatrici del Cuneo Calcio, ma anche di giovanissime al loro primo approccio con il pallone. Attualmente abbiamo una cinquantina di iscritte, suddivise in tre squadre: Juniores, Esordienti Misti e Primi Calci.
Gli allenamenti hanno frequenza bisettimanale e si tengono presso lo storico stadio “Pochissimo” di Fossano dalle 18,30 alle 20. Sempre li si disputano le partite del Campionato. 

Sicuramente l’entusiasmo delle nostre ragazze va di pari passo con quello della società calcistica che ha creduto seriamente in questo progetto sin dagli albori. Del resto l’ingresso delle società nell’ambito del calcio femminile fa bene soprattutto in termini di crescita tecnica, perché consente di avere  strutture adeguate e allenatori preparati, aiutando dunque a recuperare il gap con gli altri stati europei”.

Chiedo ad Eva quali sono secondo lei le differenze più sostanziali tra una squadra di calcio femminile e una maschile: “Indubbiamente le ragazze sono molto più attente, sono disposte a sacrificarsi maggiormente, hanno una diversa attitudine anche nell’ascoltare i consigli. Devono per forza emergere per sfatare il tabù del calcio come prerogativa maschile”.

Calcio femminile e visibilità; a partire da questa stagione, Sky ha acquisito i diritti della Serie A femminile (oltre che quelli della Coppa Italia e Supercoppa italiana del 2019/20); l’intento dichiarato dalla pay tv è quello di sostenere questa disciplina sportiva: “Si è sempre auspicato di avere una maggiore visibilità  – commenta Eva – e dunque ben vengano i diritti acquisiti da Sky, si tratta di un circuito che metterà in campo giornalisti competenti sulla materia e di sicuro non potrà che essere positivo”.

Lo staff tecnico della scuola fossanese è formato dal responsabile tecnico Gianluca Petruzzelli, dall’allenatore della squadra Juniores Enrico Morengo, dall’allenatore Esordienti Rocco Vitale, dall’allenatore Primi Calci Silvio Picco e dal preparatore dei portieri Aurelio Seoni. 

“Alleno da una decina di anni – mi dice Petruzzelli che è stato allenatore anche del Cuneo femminile in massima serie  – sia squadre di calcio maschile che femminile  e se dal punto di vista tecnico non ci sono differenze la gestione delle ragazze  richiede invece una particolare sensibilità, un particolare modo di incoraggiarle per premiare la loro perseveranza. Sono d’accordo con Eva sul discorso della visibilità necessaria per sdoganare certi pregiudizi e l’avvento dei clubs come Juventus, Milan e Roma sono indispensabili per lanciare il calcio femminile adeguatamente come negli altri Paesi”. 

La Scuola Calcio Juventus femminile del Fossano Calcio ha in serbo diverse iniziative che verranno comunicate sul sito www.fossanocalcio.it

 

Silvia Sanmory

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