Schick gioca poco, parla troppo ma soprattutto…non ha un traduttore

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Un’intervista rilasciata da Patrick Schick nel suo paese arriva in Italia e fa discutere. Ma la colpa, dice l’attaccante, è tutta dei traduttori

Di Patrick Schick conosciamo più il pensiero che le giocate. Colpa dei numerosi guai fisici che lo hanno lasciato ai box dall’inizio della stagione e che non ci hanno ancora dato modo di capire se i 42 milioni investiti dalla Roma siano effettivamente ben ripagati. Intanto il ceco ha rilasciato un’ intervista al magazine “Reporter” nel suo paese e ha sollevato un mezzo polverone.

Innanzi tutto il forte risentimento verso la Juventus, rea di non aver creduto in lui e di aver ingigantito quella che era soltanto un’ infiammazione: “Sapevo che non era nulla di serio, soltanto una piccola infiammazione, ma alla Juve non importava più di me ed ero arrabbiato tanto che quando ho firmato con la Roma mi sono sentito sollevato”. Poi la dichiarazione che ha piccato i tifosi giallorossi: la speranza di approdare presto in un club ancora più blasonato della Roma; parole che, così di getto, sembrerebbero contenere un pizzico di superbia e di ingratitudine verso una squadra che si è così tanto esposta per lui.

Il giocatore, dato il rumore suscitato dalle sue affermazioni,  è uscito allo scoperto con una storia su Instagram con cui ha attaccato direttamente gli autori della trasposizione in italiano: “Chi ha tradotto non capisce un c…. di ceco”. Una storia che poco dopo “misteriosamente” è stata rimossa.

Insomma, Schick è riuscito sicuramente a smuovere le acque sia in casa propria sia in quella bianconera. Vedremo, quando finalmente sarà schierato da Di Francesco, se sarà altrettanto bravo a parlare sul campo, dove veramente conta. Nel frattempo, si consiglia un traduttore assolutamente più preparato.

Daniela Russo