Scarpette al chiodo: Come si reinventano i calciatori?

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klose-lazioE’ di qualche giorno fa l’annuncio del ritiro ufficiale di Miroslav Klose dal calcio giocato, per intraprendere il ruolo di allenatore. L’ultima volta che lo abbiamo visto in campo è stato il 15 maggio scorso durante l’ultima partita del campionato di serie A nel match dell’Olimpico Lazio-Fiorentina. Un grande campione e un grande uomo. Naturale per lui restare nel mondo del calcio ed iniziare la sua carriera da allenatore affiancando Joachim Loew nella gestione della nazionale tedesca.

Molti ex giocatori di calcio oggi sono grandi allenatori oppure occupano ruoli dirigenziali all’interno dei club per i quali hanno giocato la maggior parte della loro carriera. Come Javier Zanetti, che dopo aver vestito in campo per 10 anni la maglia nerazzurra, è stato eletto vicepresidente dell’Inter; anche Pavel Nedved oggi è consigliere e braccio destro di Andrea Agnelli Presidente della Juventus, dopo aver giocato gli ultimi anni della sua carriera calcistica a Torino sulla sponda bianconera.

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Tra coloro che si allontanano definitivamente dal mondo del calcio, molti investono i propri capitali nella ristorazione. Clarence Seedorf oggi è uno dei soci dei ristoranti Finger, a Milano, famosi per il sushi di alto livello. Anche Ciro Ferrara, l’ex calciatore e allenatore della Juve è proprietario di un ristorante a conduzione familiare di a Torino che si chiama, Da Ciro. Specialità, ovviamente, pizza e cucina napoletana.

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Tenendo conto che la carriera dei giocatori di calcio termina intorno ai 35/40 anni con guadagni molto alti, non è difficile per loro reinventarsi ed organizzarsi un futuro lontano dai campi di calcio nei settori più disparati dell’imprenditoria. Paolo Maldini e Bobo Vieri, hanno creato un marchio di abbigliamento, la Sweet Years che tra alti e bassi è in vita dal 2003. Recentemente, invece, Alex Del Piero è stato promotore e testimonial del brand AirDP che produce occhiali ed accessori. Da questo punto di vista i calciatori sono avvantaggiati perché, essendo personaggi pubblici e molto seguiti, è sufficiente per loro indossare i loro marchi per lanciare mode e tendenze.

Colombian former soccer player Faustino Asprilla during presentation of his condoms line Tino, in Bogota, Colombia, 25 October 2016. EFE/LEONARDO MUNOZ

Chissà se Faustino Asprilla, ex giocatore del Parma, avrà problemi a pubblicizzare il suo prodotto. Infatti, il calciatore colombiano ritiratosi dal calcio 11 anni fa, è da poco diventato socio di una casa farmaceutica che ha promosso in suo onore una linea di contraccettivi battezzati “Tino”, diminutivo di Faustino.

Ma ci sono anche calciatori che dopo i campi di calcio hanno dedicato la loro vita a migliorare e a risolvere i problemi dei loro paesi di origine. Una menzione speciale va a George Weah, ex giocatore del Milan, che oggi è impegnato in ambito umanitario e politico in Liberia. Nel 2005 si è candidato alle elezioni presidenziali, ma è stato sconfitto al ballottaggio. Ma nonostante questo continua ad essere un personaggio di spicco della vita politica liberiana.

E poi ci sono quelli che non ce l’hanno fatta senza il campo di calcio. Come Paul Gascoigne, ex giocatore della Lazio, che combatte da anni contro l’alcoolismo e Adriano, che ha giocato in serie A gran parte della sua carriera per diverse squadre italiane tra cui Inter e Roma, che è tornato a vivere a Rio de Janeiro dove ogni giorno combatte contro problemi psicologici e finanziari.

Gli ex giocatori potranno abbandonare i campi di calcio, appendere gli scarpini al chiodo, reinventarsi un nuovo futuro, ma i tifosi non li dimenticheranno mai per quello che hanno fatto e per quello che hanno dato durante gli anni in cui hanno vestito le maglie delle loro squadre del cuore.

Gisella Santoro