Home Calcio Italiano Serie A Sassuolo, sfuma di un soffio il sogno europeo

Sassuolo, sfuma di un soffio il sogno europeo

0
immagine-fonte: U.S. Sassuolo pagina ufficiale Twitter

Il Sassuolo batte la Lazio 2-0, ma nonostante la vittoria il club nero-verde non riesce ad accedere alla Conference League.

A pesare, la differenza reti.

 la Roma infatti pareggiando in extremis 2-2 contro Lo Spezia riesce a superare il Sassuolo in classifica e accedere alla competizione europea.

Rimane tanto rammarico, in quanto i neroverdi – sorpresa del Campionato appena finito – contro la Lazio disputano la solita propositiva partita.

E pensare che per più di un’ora la speranza di giocare in Europa era realtà. Ma col pareggio della Roma tutto svanisce e nonostante i continui attacchi emiliani contro una Lazio scialba e senza più molte pretese, i 2 gol che avrebbero permesso la qualificazione del Sassuolo non sono arrivati, sia per il salvataggio di Parolo sulla linea prima e per un paio di interventi decisivi di Strakosha su Berardi e Caputo poi.

Sassuolo_Squad
immagine-fonte: profilo ufficiale U.S. Sassuolo Twitter

Quest’anno il Sassuolo però deve solo autocelebrarsi per il meraviglioso e memorabile campionato disputato dai ragazzi di De Zerbi. Sette vittorie nelle ultime nove partite e record di punti in Serie A (62 contro i 61 di Di Francesco nel 2016).

È mancato solo il premio finale per toccare il cielo con un dito.

A fine partita l’allenatore De Zerbi, prossimo ad allenare gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, dichiara ai microfoni di SKY Sport:

Non c’è delusione, ci saremmo meritati di arrivare in Europa per il campionato che abbiamo fatto. Non che la Roma non lo meriti, però abbiamo dato tutto e andiamo fuori per due gol fatti. Questo è il rammarico più grande, ma il dispiacere è perché ci separiamo e oggi è l’ultimo giorno. Siamo al massimo dell’affetto che io provo per tutto l’ambiente e viceversa.

I trascinatori, oltre Boga e Djuricic, sono sicuramente stati Caputo, il quale ha appena rinnovato col club neroverde fino al 2023 e Berardi, che quest’anno si è finalmente ritrovato segnando ben 17 gol e superando il suo record personale. Nel post partita, lo stesso Berardi ai microfoni di SKY Sport dichiara che “E’ stata un’annata fantastica, abbiamo fatto un calcio pazzesco. Do un 10 a questa annata. Abbiamo dato tutto, abbiamo giocato contro tutti. Abbiamo fatto tre anni con De Zerbi, tre anni di crescita, siamo maturati, il gruppo è fantastico. Siamo un po’ amareggiati perché anche stasera abbiamo dato tutto“.

immagine-fonte: profilo ufficiale Instagram US Sassuolo

Locatelli si conferma un grande professionista e questo è stato sicuramente l’anno della sua consacrazione, da centrocampista medio è esploso diventando uno dei più forti della Serie A.

Data la mancata qualificazione europea, si vocifera che sia a un passo dall’addio, destinazione: Juve o Shakhtar.

Manuel Locatelli, l’uomo in più del Sassuolo che fa gola alle Big

 

Infine Raspadori, in 26 presenze ha siglato ben 6 gol decisivi per la scalata europea. Gioiellino del vivaio del Sassuolo, a soli 21 anni ha già vestito la fascia di capitano in Serie A. Le sue doti sono la velocità, buona tecnica, ottima sensibilità nel gioco corto ed una buona visione di gioco. Sicuramente sarà il prossimo perno dei neroverdi.

La forza del Sassuolo è sempre stata nel gruppo, in tre anni De Zerbi ha fatto crescere e maturare un enclave di ragazzi trasformandoli in giocatori prestigiosi, approcciando una metodologia diversa rispetto agli altri allenatori. Si è dimostrato più legato all’ottimizzazione delle proprie idee scegliendo l’assetto tattico migliore di volta in volta, in base allo stato di forma della squadra, agli uomini a disposizione e agli avversari. Prediligendo un gioco più fluido coinvolgendo un terzo uomo per la progressione e una costruzione di gioco dal basso.

immagine-fonte: profilo ufficiale Instagram US Sassuolo

Sicuramente mancheranno le manovre di gioco “DeZerbiane” ma indubbiamente rimarrà un gruppo unico e solido che porterà a Reggio Emilia tante altre soddisfazioni.

 

Ilaria Iannì

 

 

Exit mobile version