Home Calcio Italiano Serie A Sarri-Ronaldo, un grosso guaio allo Stadium o solo tanto fumo negli occhi?

Sarri-Ronaldo, un grosso guaio allo Stadium o solo tanto fumo negli occhi?

Come finirà il presunto 'screzio' tra Sarri e CR7?

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Di Juventus -Milan, terminata 1-0 per i bianconeri,  l’accaduto che ha catturato l’attenzione è stata  la sostituzione di Cristiano Ronaldo a favore di Paulo Dybala, che poi ha deciso la partita.

L’attaccante  portoghese ha lasciato lo Stadium prima della fine della partita provocando  l’indignazione dell’opinione pubblica, rimasta basita da un atto non proprio edificante da parte di un campione come lui, che dovrebbe mantenere sempre il self control e dare il buon esempio.

Ronaldo Juve Milan
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Il tecnico, nella conferenza stampa post partita, ha minimizzato la questione, spiegando i motivi della sostituzione:  una “sofferenza” al ginocchio, causata da una botta presa in allenamento.  Lo stesso allenatore ha comunque pubblicamente giustificato l’irritazione dell’attaccante per aver lasciato il campo.

È evidente che tra Maurizio Sarri e Cristiano Ronaldo qualcosa non vada: tra l’altro la versione di Sarri è stata smentita dal Commissario Tecnico della Nazionale portoghese Santos, il quale prima di Portogallo-Lituania, ha dichiarato che Cristiano stava benissimo e che avrebbe giocato.

Detto fatto, CR7 è stato autore di una tripletta.

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Le ipotesi di lettura circa questo triste e spiacevole episodio si sprecano e sono tutte negative: c’è chi sostiene che CR7 sia stufo del Campionato italiano, troppo competitivo e impostato eccessivamente sulla difesa, che abbia le valigie pronte e che non sopporta Sarri.

Si rimprovera a Cristiano di non essere un uomo squadra, di pensare solo e esclusivamente a se stesso e nonostante si gridi allo scandalo la Juventus – chiamata in causa da più direzioni – ha adottato la linea morbida decidendo di non sanzionare il giocatore.

Una valanga di congetture che lasciano però il tempo che trovano: la verità su cosa sta succedendo tra Sarri e Ronaldo probabilmente non la sapremo mai ed è strano visto che Cristiano non ha mai detto niente di male sul suo allenatore. Anzi, gli ha  fatto persino i complimenti.

È vero che Ronaldo non ha cominciato benissimo la stagione facendo fatica a inserirsi nel contesto della Juventus attuale. C’è da dire anche che  Maurizio Sarri appena assunto alla Juventus si è preoccupato di raggiungere il giocatore in vacanza sul suo yacht per poter parlare con lui, mettendolo al corrente  dei piani per il futuro.

A questo punto dopo la pausa delle Nazionali si auspica  un chiarimento, perché  una ripresa di dialogo deve esserci per forza: se Ronaldo decidesse per assurdo di interrompere il rapporto con la Juventus, il danno di immagine lo subirebbe solo la società che ne uscirebbe piuttosto male.

Ronaldo non è un giocatore come gli altri, al di là della sua abilità con il pallone: è un brand,  un’azienda.

Gazzetta

Come tutti i campioni del suo calibro, in certe occasioni presenta esigenze o modalità comportamentali che possono condizionare alcuni aspetti gestionali anche se risulta, come testimoniano i compagni, che sia sempre presente agli allenamenti: il primo ad arrivare e l’ultimo ad uscire.  La dirigenza era pienamente consapevole di una personalità che prima o poi si sarebbe fatta sentire.

Perciò è fondamentale per il bene della Juve come club e come  squadra, che la diatriba venga sistemata – se necessario mediando tra Ronaldo e il tecnico – senza ‘spargimenti di sangue’  e che il rapporto di lavoro venga recuperato lasciando da parte le scorie di queste ultime settimane.

L’improvvisa uscita di scena del pluripremiato Campione è un fatto che squalificherebbe l’Italia e non solo: priverebbe la Juventus di una risorsa, che potrebbe diventare utile nei prossimi mesi, soprattutto in Champions League.

Campione che comunque non ha esitato a fare il suo, chiarendo – dopo alcune frasi provocatorie dal ritiro della Nazionale – la sua posizione:

Ovviamente non mi piace essere sostituito, ma nelle ultime tre settimane sono stato limitato fisicamente. Sono nate delle polemiche, ma non sono stato io a farle. Capisco la sostituzione contro il Milan perché non stavo bene. Ho cercato di aiutare la Juve giocando anche infortunato.

 

Cinzia Fresia

 

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