Home Calcio Italiano Serie A Sarri e la panchina della Juve: gioie, dolori e poca libertà

Sarri e la panchina della Juve: gioie, dolori e poca libertà

Le difficoltà di Sarri nella gestione della Juventus: non solo il campo...

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Domenica decisamente grigia, per una Juve uggiosa come la giornata a Torino oggi.

Tante le cose che non girano bene in questa squadra, tutte insieme.

Per alcune ci vuole pazienza (spero) , per altre – irrimediabilmente – ci vorrà il mercato.

Eppure non è la preoccupazione per la squadra che in questo momento occupa i miei pensieri. La mia attenzione va alla conferenza post partita di Sarri, in cui – inevitabilmente, direi – il mister si sente chiamato in causa sulle prove di Gianluigi Buffon e Cristiano Ronaldo.

In entrambi i casi – ovviamente – il buon Maurizio è chiamato a mettere la classica “pezza a colori”, come si dice dalle mie (e dalle sue) parti. E sì, perché il compito di un buon allenatore è quello di saper difendere sempre i suoi ragazzi. A maggior ragione se portano cognomi così importanti, ricchi di gloria e con un passato pesantissimo.

E sì che sulla seconda rete del Sassuolo la colpa non sarebbe nemmeno tutta quanta del solo Gigi. E sì che Ronaldo oggi è stato meno peggio del solito (parliamo di questo ultimo periodo, per amore di verità. Non polemizziamo).

Del resto lo ha detto lui che Ronaldo non è come tutti gli altri. Il che ahimé è vero. O forse Sarri – che già ha scatenato una guerra sostituendolo per due volte consecutive – può qualcosa rispetto al cavilloso contratto che lega il Portoghese alla Juve? Fosse per lui farebbe il centravanti.

Juventus-Sassuolo
Juventus Cristiano Ronaldo disappoited during the italian Serie A soccer match Juventus FC vs USC Sassuolo at the Allianz stadium in Turin, Italy, 1 December 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Piuttosto si tiene in panchina l’adorato Dybala, che tanto meriterebbe di stare in campo.

Lo stesso dicasi per Buffon: ma non doveva giocare solo due partite per superare il record di Maldini?

Eurosport

Non so il tecnico , ma le mani legate in certe occasioni non fanno veramente piacere. E con questo non sto assolutamente giustificando i suoi errori, che pur ci sono. Ma a me sembra chiaro che in certe cose non sia la sua l’ultima voce in capitolo. 

Se fosse per lui giocherebbe con un altro centrocampo, ad esempio (che al momento non possiede).

Lungi da me gettare ombre sui nomi di due grandissimi giocatori, ma certi personaggi  così ingombranti non dovrebbero neanche esporsi a inutili critiche. Bisognerebbe – da parte di tutti, non del solo Sarri – avere la maturità di fare il passo giusto indietro al momento giusto, senza che la cosa generi isterismi in ogni dove. Sapersi risparmiare se è un momento no – parlo di CR7 – e saper definitivamente farsi da parte – parlo di Gigi.

E se Ronaldo dopo 700 e passa gol ha ancora l’ansia da prestazione… Beh, allora non so cosa dire.

Questa Juventus ha già i suoi bei problemi (vero Fabio Paratici?): aggiungergliene altri non serve.

Daniela Russo

 

 

 

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