Non conta il nome, non conta lo sponsor, conta il contributo che si è in grado di dare alla Nazionale, ma Antonio Conte mette le cose in chiaro sulle sue scelte future “Ho fatto le convocazioni fidandomi della scorsa stagione, due gare di campionato sono troppo poche. Ma se certi giocatori continueranno a non giocare nei propri club allora la Nazionale per loro diventerà a rischio. Se uno non gioca o fa due minuti non può pensare di venire in Nazionale“. Insomma, se si ha voglia di indossare la maglia azzurra bisogna ritagliarsi un posto da titolare nel proprio club. Tutti avvisati.
Il pensiero di tutti è andato a Zaza portato in Azzurro proprio da Conte. Ma erano altri tempi, lui era un giocatore del Sassuolo, titolarissimo, ora è alla Juve e dovrà lavorare sodo per convincere Allegri a farlo giocare con continuità “Simone sa benissimo che ha accettato una sfida importante andando alla Juve. E’ stato titolare della Nazionale e deve ambire alla Juve, ma se non gioca è un problema” .
Avvertito anche Immobile che reduce da un passato tedesco negativo ha deciso di rilanciarsi in Spagna, al Siviglia. Decisione presa prima dell’arrivo di un certo Fernando Llorente che appena arrivato è stato schierato titolare mentre l’attaccante italiano è stato spedito in tribuna. Emery difficilmente rinuncerà al collaudato 4-2-3-1. In avanti, quindi, c’è posto per un unico centravanti. Questi i due nomi che, nella lista dei 28 convocati per le gare che vedranno l’Italia opposta a Malta e Bulgaria, attualmente rischiano di perdere la maglia azzurra perchè non titolari nei loro club.
Stando ai 34 convocati per lo stage dello scorso giugno anche altri giocatori potrebbero essere “a rischio” esclusione. De Silvestri ha saltato tutta la preparazione con la Samp e resterà fuori per un bel po’: 6 mesi di stop per lui infortunatosi proprio con la Nazionale durante Croazia – Italia. Non sarà semplice entrare a campionato iniziato e trovare continuità visti i lunghi tempi che richiede l’effettivo recupero. E cosa ne sarà del giovane oriundo Daniel Caliguri? Convocato a sorpresa da Conte, il centrocampista del Wolfsburg, seppur impiegato in queste prime giornate di Bundesliga, non è ancora titolare effettivo nel suo club.
Non dovrebbero esserci problemi per Gabbiadini che, anche se non ha trovato ancora spazio con la gestione Sarri, tornerà sicuramente utile durante il campionato (visti anche gli impegni di coppa del Napoli).
E poi ci sono quelli che la maglia azzurra l’hanno indossata quando Conte non era ct e sognano di riconquistarla. Balotelli e Cassano su tutti. Storie simili, per alcuni aspetti, le loro: tornare in Nazionale ha un significato particolare. Poter indossare nuovamente quella maglia equivale ad un riscatto. Balotelli tornato al Milan deve, prima di Conte, convincere tutto il mondo rossonero. Cassano ha scelto di tornare nella piazza che più di tutte lo ha aiutato a brillare. Sembra un paradosso, ma non sarà facile trovare spazio a scapito di un Eder che è in piena maturazione calcistica e Muriel.
Conte è stato chiaro, questi sono i suoi requisiti di convocazione.
Caterina Autiero