Quella di sabato sera è la seconda sconfitta della Juventus a San Siro. Ebbene, i penta Campioni d’Italia (in carica) sono caduti in quel di Milano già lo scorso settembre, contro gli acerrimi rivali nerazzurri. 2-1 il verdetto del campo, Icardi e Perisic i mattatori artefici della prima sconfitta bianconera: in quell’occasione su Allegri sono piovute molte critiche, soprattutto per aver lasciato in panchina il Pipita. Altra trasferta milanese, altra sconfitta. Contro i Rossoneri la Juve cade ancora: 1-0, gol di Locatelli. Le Milanesi, in fase di rinnovamento visto il recente passato di “declino” rispetto al club bianconero, “scippano” così, con orgoglio, sei punti alla Vecchia Signora.
Se la sfida tra i Bianconeri e le Milanesi è anche bollata come derby (d’Italia) un motivo ci sarà… la rivalità, infatti, tra la Juve e il Milan e tra la Juve e l’Inter ha radici storiche e culturali: è il riflesso tra la rivalità economico-politica che divide Torino e Milano; è la contrapposizione tra gli Agnelli e la famiglia Berlusconi e tra i primi e Moratti; rappresenta la sfida tra le squadre più sostenute e titolate d’Italia.
«La vera gara tra noi e le milanesi sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda» così Gianni Agnelli riassumeva il tutto: la terza stella da vincere prima che le due squadre milanesi potessero arrivare alla seconda … non saranno certo le due sconfitte in campionato a cambiare le cose … ma la Juve di oggi ha ben altri obiettivi rispetto al Milan e all’Inter (entrambe rinnovate nella proprietà e in costruzione) e ha, quindi, il dovere di recepire il messaggio che arriva da San Siro: il sesto scudetto di fila va sudato!
Federica Megna