Sabrina Fioravanti: una donna di polso alla guida del Ladispoli

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Sabrina Fioravanti
Presidente dell'US Ladispoli

Sabrina Fioravanti, la lady del Ladispoli

 

“Voglio ricambiare l’amore di una città che mi ha dato tutto”.

Esordì così, Sabrina Fioravanti, una volta arrivata alla guida dell’US Ladispoli.

Era febbraio 2020 e fino alla fine della stagione il patron sarebbe rimasto Umberto Paris.

Il 13 giugno 2020 è avvenuto il decisivo passaggio di quote, con la Fioravanti che è divenuta ufficialmente la nuova proprietaria della società sportiva.

Imprenditrice 55enne del ramo del commercio e dell’edilizia, nota tifosa laziale ed originaria proprio di Ladispoli, ha come obiettivo quello di proseguire sulla strada tracciata da Paris, per riportare il Ladispoli Calcio tra le società più importanti della Regione Lazio.

L’emozione nel diventare la leader del club che sin da bambina suo padre la portava a vedere allo stadio è stata sicuramente tanta, ma la voglia di dare una svolta, probabilmente, è ancora maggiore.

“Voglio cambiare, c’è bisogno di una riorganizzazione per la crescita delle società”.

Tra i progetti ci sono l’adeguamento dello stadio, la riorganizzazione della struttura tecnica e dirigenziale, investire nel settore giovanile e sulla formazione femminile, oltre alle migliorie già apportate al centro sportivo.

Una donna di polso, risoluta e decisa. Come si evince anche dal continuo “botta e risposta”, durante lo stop per covid, tra la stessa Sabrina Fioravanti e Francesco Torroni, patron del Favl Cimini, entrambi club che si contendevano il campionato di Eccellenza.

“Io attaccata per essere stata corretta”, dichiarò da un lato la Presidente del Ladispoli, avendo adempiuto nonostante le difficoltà a tutti gli oneri nei confronti dei suoi tesserati.

“È cosa iniqua non porgere le mani a chi è caduto” ribattè Torroni, riguardo le difficoltà affrontate a seguito della pandemia.

Uno scambio che è continuato per qualche tempo e in cui l’imprenditrice neo Presidente ha fatto vedere di che pasta è fatta.

Una cosa, in fondo, è certa: la prima donna nella storia alla guida del club non poteva che essere una di grande polso.

Perché quando si tratta di mettere in atto una rivoluzione per la propria società e porsi grandi obiettivi, soprattutto nelle categorie minori, fermezza e determinazione devono essere le parole d’ordine.

E allora, parafrasando un noto allenatore della Serie A: “donne forti, destini forti. Donne deboli, destini deboli.”

E sicuramente, Sabrina Fioravanti, di forza ne ha eccome.