Russia 2018, Inghilterra-Colombia: una vigilia di polemiche

Una viglia di polemiche ha preceduto l'ottavo di finale tra Inghilterra e Colombia. Al centro della bufera mediatica un articolo del The Sun. I colombiani si offendono per allusioni alla droga

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Una vigilia di polemiche ha preceduto il match valido per gli ottavi di finale del mondiale di Russia andati in scena ieri sera tra Inghilterra e Colombia.
Al centro del caos mediatico un articolo del giornale inglese The Sun, il suo titoloil testo del medesimo.
Il pezzo in questione, pubblicato sulla prima pagina del tabloid, recitava “Go Kane”.

La Colombia ha letto in questo titolo un chiaro riferimento al termine cocaine, ritenendo che l’allusione alla droga, spesso accostata per le vicende di cronaca alla nazione colombiana, fosse evidente e assolutamente fuori luogo.

Come se non bastasse, in un passaggio dell’articolo, per descrivere il paese di origine della nazionale di James Rodriguez e compagni è stato scritto dall’autore: “Al paese che ha regalato al mondo Shakira, un ottimo caffè e… insomma, anche altro… noi diciamo Go Kane”.

Parole non passate di certo inosservate ai colombiani, pronti ad additare il giornale inglese per la mancata delicatezza utilizzata e per aver toccato argomenti che esulano dal gioco del calcio.

Di questa opinione è anche l’ambasciatore colombiano in Gran Bretagna, Nestor Osorio Londono che ha commentato così la situazione:”È piuttosto triste utilizzare un ambiente festivo e amichevole come la Coppa del Mondo per colpire un Paese e continuare a stigmatizzarlo con problemi assolutamente estranei al contesto”.

Questa volta sembra proprio che ‘l’uragano Kane’ – così come viene metaforicamente descritto l’attaccante numero 9, che sta mostrando tutto il proprio talento nel corso del mondiale corrente (sei reti in quattro partite disputate) – si sia scatenato contro la “casa amica”.

foto: calciomercato.com

Il campo ieri ha dato ragione all’Inghilterra ai rigori ma la Colombia e i propri tifosi hanno dimostrato quanto di positivo e importante  ci sia nella loro terra.

 

Chiara Vernini