Home Gironi Sfide Russia 2018, Gruppo H: è la volta di Giappone-Senegal e Polonia-Colombia

Russia 2018, Gruppo H: è la volta di Giappone-Senegal e Polonia-Colombia

Le sfide del Gruppo H ci regalano degli uno contro uno con conoscenze del calcio nostrano

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Sono Giappone e Senegal le due squadre del girone ad aver vinto i match precedenti e a guidare il girone con 3 punti in classifica, lasciando dunque alle loro spalle Polonia e Colombia entrambe sconfitte dagli africani la prima, e dai nipponici la seconda.

Il Giappone si è imposto sulla Colombia per 2-1 grazie alle reti di Kagawa e Osako. E’ quest’ultimo a rispondere alla rete di Quintero che al 39′ aveva temporaneamente stabilito il pari finché Osako non stabilisse l’ultima parola.

La Polonia si è fatta beffare e per la prima volta subisce una sconfitta da parte di una squadra africana, le due compagini infatti si ritrovarono l’una di fronte all’altra per la prima volta nella storia del Mondiale. L’autogol di Cionek innesca una brutta miccia per i polacchi e di fatti, subito dopo la ripresa, il Senegal raddoppia salvo poi la Polonia tentare in estremis una rimonta ma il gol arriva troppo tardi ed il Senegal l’unico a fare punti.

Classifica Gruppo H
Giappone 3 punti
Senegal 3 punti
Polonia 0 punti
Colombia 0 punti


 

Giappone – Senegal dopo quindici anni

L’ultimo precedente risale al 2003 quando gli africani vinsero 1 a 0 con la rete di Papa Bouba Diop ma non è l’unica vittoria per il Senegal, nei 3 precedenti tra le due nazioni, sono gli africani i leader, vantando 2 vittorie e 0 sconfitte, l’unico risultato positivo per i nipponici è stato un pareggio.

La sfida nella è tra due ex rossoneri Honda e Niang

Tre stagioni e mezza quelle di Keisuke Honda al Milan. Arrivato dal CSKA Mosca nel gennaio del 2014, con la maglia del Milan ha giocato 81 volte in Serie A segnando 9 reti (tra cui quella contro il Bologna che ha aiutato i rossoneri a conquistarsi sesto posto e preliminari di Europa League).


ANSA / MATTEO BAZZI

In rossonero decide di indossare la maglia numero 10 (decisione criticata da molti)e vista come un’operazione puramente commerciale.

Con  Allegri (quando era allenatore rossonero) trovò subito spazio e l’allenatore toscano gli concesse quasi sempre il posto da titolare senza però incidere (una rete e due assist in 14 gare).  La stagione successiva, Inzaghi gli conferma la fiducia, ma il nipponico, dopo un ottimo inizio di campionato, si smarrisce; situazione che prosegue nella stagione successiva targata Mihajlovic-Brocchi (30 apparizioni e una sola rete).

A sua difesa c’è da dire che ha quasi sempre giocato fuori posizione (come ala nel tridente di Pippo Inzaghi e come esterno di centrocampo nel 4-4-2 di Mihajlovic) e, suo malgrado, ha vissuto gli anni peggiori del Milan dell’ultimo ventennio con crisi societaria e continui cambi allenatore.

Honda, non particolarmente amato a Milano è, invece, il faro della sua nazionale, nella quale esordisce il 22 giugno 2008 in una gara di qualificazione mondiale contro il Bahrein. Honda prende parte anche al Mondiale 2010 in Sudafrica, alla Coppa d’Asia 2011 (vinta risultando anche il miglior giocatore del Torneo), alla Confederations Cup 2013 e al Mondiale 2014.

Secondo Alberto Zaccheroni, suo ex allenatore in nazionale, Honda «ha personalità fuori dal comune ed è un giapponese atipico, perché ci mette anche la forza. Ha forza fisica e regge il contrasto meglio degli altri.»

Anche l’avventura a Milano di M’Baye Niang non è stata particolarmente brillante. Anche il senegalese, come Honda, ha vissuto anni turbolenti in casa rossonera dove complessivamente ha segnato 12 goal e servito 10 assist in 79 presenze e 4.071 minuti di cui soltanto 3 in Serie A, uno dei quali segnato ad un derby vinto dal Milan 3-0.

Sky Sports

Al Torino dalla scorsa stagione, ha segnato in maglia granata 4 gol e servito 3 assist in 29 presenze totali, tra Serie A e Coppa Italia. In Nazionale invece, il senegalese con doppio passaporto francese ha vestito entrambe le maglie delle sue nazionali. Con la maglia dei Bleus ha collezionato 11 presenze totali, di cui 6 con l’Under-16 con i quali ha segnato 3 gol, 9 presenze con l’Under-17 e 3 presenze con l’Under-21 con i quali ha segnato 1 gol.

Lo scorso ottobre ha esordito con la nazionale senegalese in occasione delle qualificazioni per il Mondiale contro il Capo Verde e ha già disputato 7 gare compresa la scorsa gara della fase a gironi contro la Polonia durante la quale è andato in gol per la prima volta con la nazionale del Senegal.

 

Egle Patanè

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