Russia 2018, Gruppo G: è la volta di Belgio-Tunisia e Inghilterra-Panama

Le seconde sfide previste nel Gruppo G sembrano avere storia già scritta ma attenzione alle sorprese delle outsiders a caccia di gloria

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Belgio e Inghilterra guidano il gruppo G come da copione.
Si attende la seconda sfida per il verdetto ottavi, ma attenzione alle outsiders


Tutto come nei pronostici: la prima giornata del Gruppo G ha fatto registrare le vittorie delle due grandi favorite alla qualificazione agli ottavi di finale.
Il Belgio, seppur soffrendo un po’ nel primo tempo, ha regolato Panama con un netto 3-0. Nell’altra sfida, l’Inghilterra è riuscita ad agguantare i 3 punti soltanto all’ultimo respiro contro una Tunisia tenace e coriacea: il gioiellino di “Sua Maestà”, Harry Kane, ha insaccato il gol decisivo proprio nei minuti finali.

Il secondo turno del Gruppo G, dunque, con Belgio e Inghilterra in testa a punteggio pieno, potrebbe già risultare decisivo ai fini del passaggio al turno successivo.

Classifica Gruppo G

Belgio 3 punti
Inghilterra 3 punti
Tunisia 0 punti
Panama 0 punti


                           Belgio – Tunisia

La prima gara di questa seconda tornata di match sarà quella che vedrà opposte Belgio e Tunisia sabato 23 giugno alle ore 14 a Mosca. Anche in questo caso, sulla carta capitan Hazard e compagni partiranno con i favori del pronostico, ma attenzione a non sottovalutare i nordafricani: per le Aquile di Cartagine questa già rappresenta una sorta di ultima spiaggia in ottica superamento del girone.

Il primo confronto risale al 1992 quando il successo andò proprio ai nordafricani con il risultato di 2-1, mentre ai Campionati del Mondo  del 2002 ci fu un pareggio per 1-1 con le reti di Marc Wilmots per i Belgi e di Raouf Bouzaiene per i Tunisini. La prima (ed unica finora) affermazione dei ragazzi del tecnico Martinez è arrivata nel 2014 con il punteggio di 2-1 fissato da Mertens negli ultimi minuti di gara. Insomma, la formazione europea farà bene a guardarsi le spalle e a non lasciarsi sorprendere dalla tenacia che la Tunisia ha già dimostrato di avere contro l’Inghilterra.

La sfida nella sfida: la stella nascente Srarfi e il bomber affermato  Lukaku

Da un lato un giovane talento pronto ad esplodere e già conteso da squadre importanti; dall’altro un bomber che a 25 anni ha già segnato gol a grappoli e viene considerato come uno degli attaccanti attualmente più forti in circolazione. È questo in sintesi il confronto tra il centrocampista offensivo della Tunisia, Bassem Srarfi e il centravanti del Belgio, Romelu Lukaku.

Bassem Srarfi è nato a Tunisi nel giugno del 1997, a partire dallo scorso anno  è entrato nel giro della nazionale tunisina con il CT Nabil Maaloul che crede fortemente nelle sue qualità e nella sua capacità di “spaccare” le partite con la sua velocità ed estro. Reduce da ben 38 gare disputate con il Nizza, il giovane centrocampista nordafricano è arrivato in Francia circa un anno e mezzo fa imponendosi come uno dei migliori talenti della Ligue 1. Il grande salto nel calcio europeo è avvenuto nel gennaio del 2017, quando è passato al club francese e ha cominciato a chiedersi se fosse realmente all’altezza della situazione.

Tuttavia, il nazionale tunisino non ha deluso le aspettative del proprio allenatore, segnando la prima rete con la maglia del Nizza già nel novembre del 2017. E così, a suon di prestazioni convincenti, il selezionatore della Tunisia si è convinto a convocarlo nella nazionale maggiore con la quale ha ottenuto lo storico pass al mondiale di Russia 2018.

GazzaMercato

Di fronte a lui troverà Romelu Lukaku, uno degli attaccanti più agognati dai top-club europei, attualmente in forze al Manchester United. Anche quella del bomber belga di origini congolesi è una storia particolare, fatta di un’infanzia sofferta dalla quale il giovane calciatore ha tratto la forza e la convinzione necessarie per diventare il grande centravanti che oggi ammiriamo sia in Premier League che con la casacca dei Diavoli Rossi. Di recente, infatti, “The Player’s Tribune” ha pubblicato un articolo in cui riporta la toccante storia di Lukaku.

A 16 anni  propone una scommessa al tecnico dell’ Anderlecht: se avesse segnato  25 reti entro dicembre lo avrebbe riconfermato titolare, altrimenti lo avrebbe lasciato in panchina e lui non avrebbe protestato. L’obiettivo viene raggiunto addirittura a novembre, con l’inserimento in  prima squadra e il debutto nel maggio del 2009. Da lì è partita la strada del successo, soprattutto con le roboanti 4 stagioni disputate con l’Everton (68 reti in 141 partite in campionato), l’approdo al Manchester United e le 38 marcature con il Belgio che, ad oggi, lo rendono il bomber più prolifico di sempre dei Diavoli Rossi.