Russia 2018, Gruppo E: Brasile, Serbia e Svizzera, una tra loro è di troppo

Nel Gruppo E di Russia 2018 il finale è ancora tutto da scrivere. Dopo l'eliminazione arrivata per la Costarica, restano due posti per tre squadre

0
264

Il gruppo E continua a regalare emozioni ed incertezza. Difatti,  chiuso il capitolo costaricano con la formazione di Ramirez oramai eliminata aritmeticamente, la Serbia, il Brasile e la Svizzera  conosceranno il proprio futuro a Russia 2018 soltanto mercoledì sera.

La vittoria arrivata grazie ai gol di Coutinho e Neymar in pieno tempo di recupero ha permesso al Brasile di vedersi qualificato agli ottavi per poche ore.
Nella serata di giovedì, infatti, con il successo degli elvetici sulla formazione serba per 2-1, la Svizzera è andata ad affiancare in classifica i 23 verdeoro, riaprendo il discorso qualificazione diventato una corsa a tre.

 La vincente del girone incontrerà la seconda classificata del Gruppo F. La seconda sfiderà la vincente del raggruppamento F.


Svizzera-Costarica, non c’è due senza tre

La terza sfida tra queste due formazioni non poteva assumere un significato più importante di quello che dovrà ricoprire il 27 giugno per la Svizzera. Gli elvetici si giocheranno, nel vero e proprio senso del termine, la qualificazione al prossimo turno e dopo i due incontri avvenuti in passato fra le nazionali in questione, con uno score di un successo a testa, non resta che scopriremo l’esito finale dopo i 90’.

L’ultimo incontro è andato in scena il 1 giugno di otto anni fa, durante una partita amichevole pre-mondiale.

La sfida nella sfida: Acosta vs Rodriguez

Il match tra Costarica e Svizzera potrebbe rivelarsi una sfida tra difensori.
La Costarica ha oramai salutato ufficiosamente il mondiale ma  tenterà di ripartire alla volta di casa con un sorriso meno amaro e per farlo necessita dell’apporto dei giocatori di maggiore esperienza: tra questi figura Johnny Gerardo Acosta  Zamora.

calcio.com

Nato nel 1984,  milita attualmente nel Rionegro Aguillas, dove è giunto lo scorso gennaio.  Quella corrente è la sua seconda partecipazione ad un campionato del mondo dopo la presenza nel 2014 con la nazionale maggiore con la quale ha debuttato all’età di 27 anni, collezionando 68 presenze ufficiali e due reti all’attivo.

Nove anni più giovane di Acosta, Ricardo Rodriguez ha fatto parlare di sé positivamente dopo la prima stagione con la divisa rossonera addosso.
Arrivato la scorsa estate a Milanello dal Wolfsburg, ha totalizzato in campionato 3.005 minuti e un gol, al quale si vanno ad aggiungere le due reti realizzate in Europa League e una segnata nelle qualificazioni alla stessa competizione europea.
Ha fino ad ora disputato in questa edizione della Coppa del Mondo 180’, totalizzando dal proprio debutto nel 2011, 55 presenze e cinque gol.

 EPA/PETER STEFFEN 

Brasile-Serbia, la qualificazione passa anche dai terzini 

Entrambe le nazionali si sfidano per un posto agli ottavi dopo essersi incontrate l’ultima volta il 6 giugno 2014 quando i verdeoro hanno fatto festa grazie al gol di Freud.

Complessivamente si sono date battaglia sul rettangolo verde di gioco in 19 occasioni con due successi serbi, sette brasiliani e dieci pareggi.

La sfida nella sfida: Marcelo vs Kolarov

La qualificazione al prossimo turno può dipendere anche dai piedi di due terzini: Marcelo e Kolarov, i quali hanno più volte dimostrato di essere maestri in assist e tiri eccelsi verso la porta avversaria.

EPA/VICTOR LERENA

Marcelo, classe 1998, ha a trentanni un valore di mercato pari a sessanta milioni di euro. Imprescindibile nel Real Madrid e per la nazionale verdeoro, ha indossato  la maglia della nazionale brasiliana maggiore  nel suo debutto contro il Galles, durante il match  vinto il 5 settembre di dodici anni fa per 2-0. Da allora ha giocato 54 partite, di cui otto ai campionati mondiali nei quali ha disputato 750’,  segnando in toto sei gol .

goal.com

 Kolarov, trentadue anni e medesima posizione in campo di Marcelo da terzino sinistro, ha  un’abilità nel calciare le punizioni grazie alla quale ha regalato gli unici tre punti conquistati dalla Serbia in queste due gare andate in scena. In 77 occasioni ha indossato la maglia della propria nazionale e in 11 di queste partite ha anche realizzato un gol. Dopo aver disputato 4.141 minuti con la Roma nella scorsa stagione fra Serie A e Champions League, ha a questi aggiunto altre due presenze dall’inizio del torneo mondiale ed è pronto ad aumentare il bilancio finale.

 

Chiara Vernini