Russia 2018, Gruppo A: Chi sarà la regina del girone? Chi la spunterà nella sfida araba dell’onore?

Russia e Uruguay si giocano il primo posto in classifica; Arabia Saudita e Egitto proveranno a salutare la Russia con una vittoria

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Siamo giunti alle ultime gare della fase a gironi.
Il Gruppo A ha già le sue qualificate: Uruguay e Russia sono matematicamente agli ottavi mentre Egitto e Arabia Saudita sono state eliminate con un turno di anticipo.

Uruguay-Russia assume dunque grande valore: le due nazionali si contendono il primato del girone. Impossibile fare previsioni e provare a far calcoli: nel Gruppo B è ancora tutto aperto e solo in serata scopriremo l’esito finale del raggruppamento in cui Spagna e Portogallo sono le più accreditate ad aggiudicarsi il passaggio del turno (all’Iran servirebbe un miracolo).

La vincente del Girone incontrerà la seconda qualificata del Gruppo B;
La seconda classificata invece è destinata a incontrare agli ottavi la vincente del Gruppo B.

Arabia Saudita – Egitto è una gara che non ha valore. Entrambe le formazioni sono fuori dai giochi con due sconfitte su due. Chi delle due uscirà a testa alta riuscendo, quantomeno, a smuovere la classifica?

Uruguay-Russia

La Celeste era partita con i favori del pronostico per il passaggio del turno e non ha deluso al contrario delle prestazioni che invece hanno mostrato una squadra lenta, con poca lucidità e attaccanti serviti poco e male.

 C’è da dire che fin’ora la squadra di Tabarez ha incontrato avversari modesti ma, già con la Russia, dovrà cambiare passo per portare a casa il risultato.

La squadra di casa, al contrario, è la vera rivelazione: otto gol fatti e uno solo subito (per altro su rigore dubbio). La compagine russa ha mostrato una buona organizzazione di gioco e la semplice voglia di giocare al calcio, senza troppi tatticismi ma con l’orgoglio di dover rappresentare un intero popolo.
Indipendentemente dall’esito la qualificazione agli ottavi già ottenuta è di per sé un grande traguardo siccome nelle sue tre partecipazioni alla fase finale dei mondiali, non era mai riuscita a superare la fase a gironi.

In caso di pareggio, per i padroni di casa conterà la migliore differenza reti.

Il primato del girone passa per il fiuto del gol di Suarez e Dzyuba

L’Uruguay di Suarez e Cavani arrossisce di fronte alla squadra di casa. Finora riuscito a vincere soltanto di misura, realizzando in totale appena 2 goal.

El Pistolero è andato a segno nell’ultimo match contro l’Arabia Saudita festeggiando al meglio le 100 presenze con la maglia Celeste e la terza gravidanza della moglie: è il primo uruguaiano ad essere andato in rete per tre mondiali di fila, per un totale di 6 gol (come Diego Forlan). In carriera, sono 52 i gol di Suarez in nazionale, è il massimo cannoniere della storia uruguaiana. E’ lecito aspettarsi di più da lui, magari proprio a patire dalla Russia.

Artem Dzyuba noto alle cronache italiane per aver esultato in faccia a Roberto Mancini con la maglia dell’Arsenal Tula. Mancini lo aveva scaricato ai tempi dello Zenit e il giocatore pur di giocare contro la sua ex squadra si è pagato di tasca sua la clausola  per poter giocare e ha segnato a due minuti dalla fine il gol del pareggio.

Due gare, due gol: ha firmato il terzo dei cinque gol rifilati all’Arabia Saudita nella gara d’esordio e il gol del 3 a 0 contro l’Egitto.


Arabia Saudita-Egitto

Il loro Mondiale ormai è finito. Zero punti, zero gol fatti, sei subiti, l’Arabia; Zero punti una sola marcatura e quattro gol incassati, l’Egitto: questo è il bilancio delle due ormai escluse dalla manifestazione russa.

L’Egitto ha disputato due buone gare perdendo per episodi mentre l’Arabia Saudita, pur sembrando abbastanza organizzata, è (non ce ne vogliano) sulla carta nettamente inferiore (nessuno dei 23 gioca infatti fuori dal campionato locale).

Solo per l’onore

Sfida araba che sulla carta non ha alcun valore ma  tornare a casa senza aver mai potuto gioire per una vittoria sarebbe alquanto triste.
Una partita per uscire con almeno 3 punti in 3 gare dispute renderebbe questa chiusura meno amara.

 

Caterina Autiero