Russia 2018: Belgio-Panama, Tunisia-Inghilterra, scende in campo il Gruppo G

Tocca ora al Gruppo G iniziare le sfide: gli antagonisti sono nella prima i due estremi difensori, nella secoda due compagni di squadra al Leicester

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Tunisia-Inghilterra: i Leoni britannici all’assalto delle Aquile di Cartagine

La seconda sfida del Gruppo G vedrà opposte Tunisia e Inghilterra che scenderanno in campo lunedì 18 giugno alle ore 20 alla Volgograd Arena, con diretta su Italia 1 per i telespettatori italiani.

Come per Belgio-Panama, anche in questo caso l’esito finale del match sembra già scritto: la Tunisia, infatti, dovrà compiere una vera e propria impresa sportiva per cercare di strappare almeno un pareggio ai favoriti avversari inglesi. Del resto, se l’Inghilterra vanta un organico di tutto rispetto – con Harry Kane nel ruolo di stella designata della formazione di Southgate – le “Aquile di Cartagine”, invece, possono contare su pochi calciatori di esperienza internazionale, e tra costoro ci sono il difensore del Leicester Benalouane e Bassem Srarfi, centrocampista del Nizza.

Tra le avversarie di turno ci sono due precedenti: nel 1990 si giocò un’amichevole che terminò in parità con il risultato di 1-1, mentre ai mondiali del 1998 s’impose l’Inghilterra per 2-0 con le reti di Shearer e Scholes.

La sfida nella sfida: derby ‘in famiglia’ tra Benalouane e Vardy

Durante Tunisia-Inghilterra potrebbero fronteggiarsi due giocatori che si conoscono piuttosto bene: Yohan Benalouane e Jamie Vardy, entrambi tesserati in Premier League per il Leicester City.

Benalouane, difensore francese naturalizzato tunisino classe 1987, è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Conosciuto soprattutto per la sua “cattiveria agonistica”, nonché per una buona qualità nel gioco aereo, “L’indomito” è stato anche tra i protagonisti del nostro calcio. Infatti, dopo aver militato per tre stagioni nel Saint-Etienne, nell’agosto del 2010 passa al Cesena, esordendo in Serie A il 2 ottobre nella gara persa dai romagnoli contro l’Udinese per 2-0. Nel 2012, invece, passa dalla Romagna all’Emilia, diventando un nuovo calciatore del Parma.

Nel 2014-2015 Benalouane si trasferisce all’Atalanta, ma è curioso soprattutto ciò che gli accade quando viene acquistato dal Leicester. Il difensore tunisino, infatti, approda alla squadra inglese nell’agosto del 2015, ma nel mercato invernale successivo torna in Italia, alla Fiorentina, senza disputare nemmeno una partita in maglia viola. Ironia della sorte, il centrale 31enne non fa parte dell’organico del Leicester che proprio in quella stagione vince la sua prima leggendaria Premier League:  a causa del suo passaggio in prestito al club gigliato, Benalouane nel suo palmarès non conta la strepitosa conquista del campionato inglese.

 Chi è stato uno dei grandi eroi del Leicester City campione d’ Inghilterra  è proprio Jamie Vardy, oggi compagno di squadra di Benalouane. Il centravanti vanta due particolari record: ha segnato almeno una rete in 11 partite consecutive di Premier League ed è stato il primo bomber ad andare in gol contro le cosiddette “big six” (Manchester United, Chelsea, Manchester City, Arsenal, Liverpool e Tottenham) nella stessa stagione.

Su Jamie Vardy circolano alcune interessanti curiosità. Qualche anno fa, durante l’allenamento di rifinitura prima di Inghilterra-Galles, gara valida per Euro 2016, il centravanti inglese fu “pizzicato” mentre aveva tra le mani una lattina di Red Bull e del tabacco da masticare. La notizia fece subito il giro del mondo, ma i medici della Nazionale chiarirono che erano a conoscenza della “debolezza” del bomber e che lo tenevano costantemente sotto controllo, scongiurando pericoli di doping.

Nel suo libro autobiografico dal titolo “From Nowhere”, Vardy non ha nascosto di aver avuto dei problemi con l’alcool durante il suo primo anno al Leicester: in quel periodo, infatti, l’attaccante inglese andò incontro ad un infortunio che lo tenne bloccato per diverso tempo in casa. Per ingannare il tempo, il giocatore cominciò a bere vodka: per sua fortuna il medico gli consigliò di abbandonare quell’ insana abitudine che rischiava di allungare i suoi tempi di recupero. Ma la “debolezza” del bomber della Nazionale inglese non si ferma solo alla vodka poiché – sempre stando a quanto riportato nel suo libro – ha anche acquisito il vezzo di concedersi un sorso di  Porto prima di una gara importante.

Infine, per rimettersi in sesto dalle fatiche degli allenamenti quotidiani, Jamie Vardy ricorre solitamente ad uno snack piuttosto particolare a base di fagioli, da consumare a metà mattinata.

Patrizia Gallina