La prossima giornata di campionato ci regalerà una sfida “tutta bollicine”. Infatti domenica 2 ottobre scenderanno in campo Roma e Inter che in questa prima parte della stagione ci hanno regalato le divise più criticate e ironizzate dell’ultimo periodo. Stiamo parlando infatti della divisa stile SPRITE sfoggiata dall’Inter nel primo incontro di Europa League, e di quella stile FANTA indossata dai giocatori della Roma nella sfida contro la Fiorentina. Due divise sfortunate dato i risultati ottenuti nelle rispettive partite che hanno scatenato l’ilarità del web e la perplessità di tanti tifosi legati ai tradizionali colori delle proprie squadre.
Ma la storia ci porta esempi internazionali di flop, come la divisa con i colori del sole del Barcellona nella partita contro il PSG dell’agosto 2012, ben lontana dai colori tipici della divisa blu e granata.
Anche le divise nazionali di Euro 2016 ci hanno stupito. Ricordiamo quelle della Spagna con sfondo bianco e una cascata di triangolini gialli e rossi, o quella color verdino del Portogallo e quella nera della Germania.
Tornando in Italia, nell’estate 2013 il Napoli ha presentato una maglia assurda: mimetica. Una vera rivoluzione nel mondo delle divise da calcio che vende tantissimo e va letteralmente a ruba in tutti gli store partenopei. A distanza di alcuni mesi, allora, la squadra di Aurelio De Laurentiis lancia un restyling in cui vengono aggiunti due nuovi colori, l’azzurro e il giallo.
In questo momento in cui il sistema calcio ruota intorno al merchandising ci chiediamo se non sia il caso di tornare ai colori tradizionali che ci hanno fatto innamorare delle nostre squadre, altrimenti saremo costretti a modificare i cori per adattarci alle esigenze degli sponsor e delle grandi marche.
Gisella Santoro