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Roma: flebile vittoria contro la Samp e il quarto posto sempre più vicino

La Roma soffre, fa soffrire ma vince e, complice la sconfitta del Milan, il quarto posto sempre più vicino. La ricetta Ranieri inizia a dare i suoi frutti

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La Roma soffre, fa soffrire ma vince e, complice la sconfitta del Milan, il quarto posto sempre più vicino. La ricetta Ranieri inizia a dare i suoi frutti

Una sfida nella sfida quella di ieri in quel di Genova. Il match di campionato, ma anche una vittoria importante da portare a casa, le frustrazioni, le polemiche da smorzare, le voci di mercato, i rinnovi: Sampdoria Roma racchiudeva tutto questo. Era dal 2013 che la squadra di Ranieri non usciva vittoriosa dal Ferraris contro la Sampdoria, erano troppe le giornate che il sole non risplendeva su Trigoria e troppe le partite che la Roma non riusciva ad interpretare.

Soffre e fa soffrire pure troppo. Arrivare al 95′ con il cuore in gola non piace mai a nessuno, specialmente per una squadra capace di farsi rimontare anche allo scadere. Non si debbono fare proclami di vittoria; gridare al miracolo pare alquanto inopportuno, ma aprire uno spiraglio nel buio di questa squadra può invece diventare l’occasione per riportare speranza.
Con i parziali ancora aperti, questa vittoria riporta la Roma al quinto posto e ad un solo punto dal Milan, l’accesso alla Champions sembra più vicino che mai e forse già solo questo potrebbe portare ad una spinta non indifferente.

Non esistono miracoli: vittoria figlia di un lavoro difficile

Contro la Samp, una Roma che parla italiano. Mirante tra i pali, preferito ancora una volta ad Olsen, restituisce quella sicurezza che lo svedese aveva tolto con prepotenza a tutto il reparto difensivo. Un punto fermo, almeno per il momento, che pare sapere il fatto suo in silenzio portando quell’esperienza che probabilmente è mancata sul lungo raggio al portiere nordico.

La ricetta di Ranieri comincia a dare flebili segnali

Cristante, Pellegrini, De Rossi, agili, decisi senza fronzoli. Il Capitano a giudare le manovre con decisione ed un pizzico di sfrontatezza, duro nei contrasti e decisivo nel momento più delicato. Un gol, il suo, che rinfranca dalle ingiustizie subite. La certezza di potersi spingere oltre, data dalla fermezza dei compagni che non hanno dato segni di cedimento ed uno Zaniolo che, partita, dopo partita, diventa sempre più tattico, a calibrare le manovre offensive sfuggendo agli avversari con tagli orizzontali per creare quel dinamismo inaspettato in una Roma che fino ad ora non aveva mai avuto spunti così interessanti.

@OfficialASRoma

Manolas e Fazio ritrovano l’intesa e la capacità nei contrasti, respingono, con qualche appunto, le giocate di Quagliarella e Defrel – insidioso e pericoloso da bravo ex – mantenendo lucidità nello svolgimento della manovra, accompagnano la palla senza riconsegnarla sui piedi avversari, sfruttano il fraseggio ed accennano al possesso palla segnando una linea precisa di gioco. Pur deficitando nel pressing, si sforzano di creare le opportunità per la costruzione dell’azione, lasciando a Kolarov quel respiro che gli permetterà, specilamente nel secondo tempo con l’ingresso di El Shaarawy, di spingersi quasi fin sotto porta.

Il Faraone succederà ad un Kluivert in maturazione, meno egoista e solitario nella giocata, sfrutta le verticalizzazioni sulla fascia per sorprendere gli avversari, bestia nera del povero Sala che resta spesso interdetto dalla velocità dell’azione e che contiene e scambia spesso il testimone con Tonelli. In attacco Ranieri parte con Schick come unica punta, creando un 4-2-3-1 che va trasformandosi prima in un 4-4-2 ed infine con un 4-3-3, Dzeko ed El Shaarawy per l’affondo finale, disorientano i blucerchiati che provano a muoversi tra le linee giallorosse senza però riuscire ad essere efficaci.

Non esistono miracoli: vittoria figlia di un lavoro difficile

Il gol arriva al 31′ del secondo tempo, grazie ad un corner allungato da Schick e mal deviato da Audero che si vedrà respingere in porta il pallone da un De Rossi più determinato che mai. Lo 0-1 accompagna la partita fino al 95′. La Sampdoria cercherà il pareggio ma con poca convinzione, mentre la Roma prende coraggio. Sfiora il raddoppio con un palo colpito da Zaniolo direttamente dalla Bandierina.

Non esistono miracoli, la vittoria di ieri sera è figlia di un lavoro difficile e faticoso, mentalmente e psicologicamente. Si è ragionato per ritrovare lo spirito e l’ideale alla squadra. C’è chi non ha mai mollato: De Rossi, Kolarov e Manolas. C’è chi invece si è lasciato cullare da voci irriverenti che ne hanno minato le caratteristiche. Primi fra tutti Schick e Fazio.

L’arrivo di Ranieri ha placato un po’ gli animi, un fare paziente e meticoloso. Un incastro di meriti e demeriti. Questo risultato in altre realtà e in altre epoche sarebbe stata la solita pratica chiusa e archiviata, oggi acquista un valore importante.

 

Laura Tarani

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