Home Calcio Italiano Serie A La Roma vince, l’Udinese recrimina, ma la Champions è più vicina

La Roma vince, l’Udinese recrimina, ma la Champions è più vicina

Finalmentea all'Olimpico Edin Dzeko in gol. La Roma vola sotto la curva e porta a casa tre punti fondamentali per la lotta al quarto posto

0

 

Nel giorno del compleanno del tedesco più amato dai romanisti, è la Roma che vola sotto la curva, portando a casa tre punti fondamentali per la lotta al quarto posto

L’assenza di Kolarov e la presenza in campo di Juan Jesus preferito al ritrovato Florenzi, hanno fatto storcere un po’ il naso, un 4-4-2 con l’ennesima prova per la coppia d’attacco Dzeko/Schick ha invece fatto temere per il peggio.

Roma-Udinese sembra aver ridato propulsività ad una Roma fin troppo addormentata in questo campionato. Buona la prova nel primo tempo per tutta la squadra con un Marcano che ha finalmente aperto i polmoni e scaldato i muscoli. Una prova di grande impatto la sua, dovuta ad un impegno fino ad ora sottovalutato ed alle doti di un allenatore che è riuscito a tirare fuori quelle caratteristiche che Di Francesco, forse, aveva sottovalutato.

Roma vs Udinese
@OfficialASRoma

L’Udinese parte bene, affonda e si districa con facilità tra le linee avversarie, creando nei primi minuti un po’ di scompiglio e giocando sulle percussioni di Lasagna e Okaka. E’ difficile scalfire le barricate friulane, l’Udinese gioca con prestanza fisica ed intelligenza ma il fraseggio giallorosso gode di una fluidità insperata.

Una Roma combattiva con il cuore pulsante di giallorosso

La Roma soffre ma combatte. Non una partita da prima della classe, ma per il pubblico sugli spalti è una gioia rivedere in campo il cuore di 11 giocatori. Nessun cedimento, tanta difficoltà ed una mancata sinergia con il gol. Ma già questo basta per capire che la mentalità è cambiata.

Il solito De Rossi

A dirigere i lavori a centrocampo l‘instancabile De Rossi, un mattatore che, ritrovato il gruppo, suona la carica e non concede nulla a nessuno. In conferenza stampa sarà lo stesso Ranieri a tesserne le lodi, la dimostrazione di un attaccamento per la maglia che va oltre la semplice esecuzione professionale.

La sola idea di aver raggiunto l’età per cui è più facile smettere che continuare, gli ha fatto capire che non sono i giri di parole ad essere efficaci, ma l’impegno e l’intelligenza nello svolgere il proprio lavoro sul campo, si diventa più bravi e produttivi perché la sola idea del distacco mette paura”

@OfficialASRoma

Il suo futuro dipenderà solo da lui, ma Ranieri o qualsiasi altro allenatore che si avvicinerà alla Roma, saprà di poter contare su questa verità assoluta e da quella far ripartire tutto l’ingranaggio.

Le mosse di Ranieri e le reazioni in campo

I giallorossi mantengono la calma, reggono e si difendono bene grazie alla classe di Manolas che, ben supportato, ritrova la sua dimensione ed i suoi spazi. I veri spazi, quelli che per troppo tempo ha dovuto abbandonare per cercare di mettere ordine sugli errori dei compagni. Juan Jesus sorprende ancora una volta. Una di quelle partite che sembrano regalargli quell’impegno che difficilmente riesce a mettere in mostra durante i match. Un difensore centrale che gioca di sinistro, relegato sulla destra e che pur con difficoltà riesce a tenere in piedi il ruolo. Il brasiliano abbassa la testa e prova a sfoderare tutta la dignità di un professionista. Ranieri lo dosa e nel secondo tempo gli risparmia un’ulteriore responsabilità, riportando l’equilibrio con l’ingresso di Florenzi.

La Roma impiega venti minuti per carburare e per schiacciare l’Udinese nella propria metà campo. Vita dura per Trost-Econg e De Maio che provano a schermare con fermezza le volate di Zaniolo e compagni. Un po’ sottotono Dzeko, che non riesce ad arrivare in modo pulito sui palloni scodellati in area bianconera ma sempre presente per creare disturbo e permettere di far ripartire l’azione.

@OfficialASRoma

Serata ideale anche per Schick che nonostante la pesantezza del ruolo condiviso con Dzeko, dimostra di aver sposato il progetto dalla staticità di una punta all’agevolezza nel muoversi a tutto campo mettendo da parte quelle paure che lo hanno bloccato rendendolo un giocatore non all’altezza della sua fama.

Ranieri gioca alto, chiede compattezza e pochi spazi tra le linee, così la Roma sembra spostarsi in un unico blocco, lasciandosi dietro un solo giocatore.

La serenità di Manolas e il garbo di Mirante

Gli uomini di Tudor reggono e si fanno pericolosi in pochissime occasioni, lo spirito di sacrificio di Lasagna lo porta spesso a scontrarsi con Manolas. Sempre il greco sul suo cammino a smorzarne volgia e potenza, con l’irrequietezza del difensore che spunta da ogni dove. Salvataggi, respinte e chiare velleità belliche in avanti. Gli ideali del numero 44 riprendono vita sotto una pioggia incessante che chiarisce idee e ruoli. Il tutto senza la pesantezza data dalla responsabilità di coprire le pecche dei compagni di reparto e con la sicurezza di lasciare in buone mani la porta difesa da Mirante.

Già Mirante, entrato in sordina con educazione ed eleganza, continua il suo lavoro con garbo. La sua presenza tra i pali sembra aver definitivamente restituito quella fiducia che la squadra forse non affidava più alle mani dello svedese. Certo, dopo due partite è prematuro parlare di “defenestrazione”, ma il silenzio alimenta le certezze.

@OfficialASRoma

Il primo tempo si chiude con la Roma in avanti ma il risultato fermo sullo zero a zero che accontenta solo l’Udinese, macchiando la sua prestazione temporeggiando e innervosendo i padroni di casa.

La ripresa è però nuovamente in mano ai friulani che per i primi minuti regalano vere e proprie evoluzioni ai pochi tifosi intervenuti sugli spalti. Sono De Paul e D’Alessandro a fare la differenza sulle fasce, complice un riassestamento nelle file giallorosse con l’ingresso in campo di Florenzi e Pellegrini, rispettivamente per Juan Jesus e Schick.

E’ al 67′ invece che la Roma sblocca il risultato, con un’azione nata da una prodezza di El Shaarawy che lancia in verticale un pallone perfetto per Dzeko che la mette finalmente dentro.

@OfficialASRoma

GOL: 1-0 liberatorio: tanto efficace in prospettiva Champions, quanto fondamentale per il morale. Un gol che mancava a Dzeko in casa dal 28 Aprile 2018 e che siglerà la vittoria della Roma.

E’ tutto molto prematuro e ci vuole cautela per parlare di futuro e ripresa, tanti però i segnali a disposizione e almeno per ieri sera nessuna recriminazione.

 

 

Laura Tarani

Exit mobile version