Solo un mese e mezzo fa sembrava che la Roma avesse dette addio agli obiettivi che si era prefissata a inizio stagione: la squadra appariva come una nave alla deriva, l’ambiente era contrariato per prestazioni e risultati che tardavano ad arrivare. Nel caos totale è sbarcato nella capitale Luciano Spalletti che, prendendo le redini della squadra, si è svelato il miglior traghettatore che la società potesse portare a Trigoria. Diciannove punti conquistati in otto partite disputate, un filotto di sei vittorie consecutive, ottenute segnando 18 reti e subendone solo 4 e la qualificazione alla prossima Champions, che non appare più come un miraggio. Un entusiasmo riportato nello spogliatoio e sugli spalti che ha contribuito a far raggiungere ai giallorossi 53 punti che oggi, in attesa del big match Fiorentina -Napoli, significano terzo posto. Prima dell’ufficialità di Spalletti come tecnico della squadra romana, erano circolate indescrizioni inerenti la volontà del mister di tornare “per completare il lavoro iniziato”. Il riferimento era alle stagioni che lo avevano visto precedentemente sulla panchina romanista e a confermare questa intenzione ci ha pensato lo stesso allenatore toscano ai microfoni dell’emittente radiofonica “Radio anch’io Sport”: “Se resto qui a Roma l’anno prossimo, voglio avere la possibilità di competere per lo scudetto. Al secondo posto sono già arrivato diversi anni”. Questo il proposito del tecnico che ha aggiunto:”Voglio essere dentro quel gruppo di squadre che hanno la possibilità di giocarsi lo scudetto. Poi magari non ci si riesce. Contro il filotto della Juve tipo quest’anno magari non puoi farci niente. Il Napoli ha fatto un campionato eccezionale. In quel caso csi accettano tutti i risultati, ma bisogna essere in quel gruppo e avere le qualità per lottare contro tutti”. Messaggio chiaro lanciato alla società dal mister, desideroso di una squadra sempre più competitiva, di cui quasi certamente farà parte Stephan El-Shaarawy, intuizione del ds Sabatini, giocatore che sembra essere rinato insieme alla Roma. Anche su loro si è soffermato Spalletti, riservandogli parole di stima: “Sabatini credo sia uno dei più bravi del nostro calcio. Spero che continui a fare il suo lavoro nella Roma. El Shaarawy è un talento, ha tecnica e estro, insieme alla velocità. Ti ribalta l’azione da solo e la risolve. L’abbiamo visto anche sabato. Lui è anche un bravissimo ragazzo, semplice. A volte anche diverso da quel che sembrerebbe vedendolo così. Poi però bisogna che continui a crescere di mentalità, di carattere nelle cose che fa, perché come tutti quelli che hanno estro e qualità, poi perdono qualche altra caratteristica che per il nostro calcio, e per quello nel quale giocherà Stephan, diventa importante”. Dopo le polemiche che hanno movimentato in questi giorni la capitale, sponda giallorossa, immancabile era il riferimento al capitano: “Non interferirò in alcun modo con la storia del campione Totti con la Roma, fra di noi c’è stato solo un malinteso che è dispiaciuto a tutti e due. Fra noi tutto è a posto. Spero che Francesco chieda quel che gli suggerisce il suo cuore, che spesso gli ha dato suggerimenti corretti per la sua storia di calciatore. Se ci sarà un confronto io sarò al fianco di Francesco”. Dalla parte del numero dieci si è schierato anche il presidente James Pallotta, giunto a Roma questa mattina. Il patron della squadra ha riservato le sue prime parole proprio all’eterno campione: “Non c’è nessun problema con Francesco, lui resterà con noi a lungo: lo amo!” Una frase che sembra porre fine alla bufera mediatica nata attorno alla questione, che si risolverà concretamente con l’incontro tra il presidente e Francesco Totti, necessario per stabilire il futuro ruolo che il capitano romanista assumerà all’interno del club. Pallotta inoltre dovrà risolvere alcune situazioni: dal progetto stadio (per cui sembrano esserci novità) alla questione Sabatini, che cercarà di convincere a rimanere . Ovviamente ci sarà spazio per un caffè con il tecnico, destinatario di numerosi complimenti per il lavoro che sta svolgendo, sul quale Pallotta già si è espresso positivamente: “È fantastico, sono molto felice, le prestazioni della Roma mi piacciono molto”. Adesso occhi puntati sullo scontro diretto che vede protagonisti i romanisti e la squadra di Sousa; poi la testa andrà a Madrid per il match contro il Real. Sembra dunque essere scesa la quiete dopo la tempesta su Roma e forse, i tifosi romanisti potranno ora sostituire gli hashtag che circolavano su Twitter, #iostoconTotti e #iostoconSpalletti, con uno che vada ad unire tutti in un unica voce: #iostoconlaRoma.
Chiara Vernini