È tempo di compleanni in casa Roma: a compiere gli anni oggi è Stephan El Sharaawy.
Venticinque anni di calcio vissuti tra Savona, città natale e che l’ha visto colpire per la prima volta un pallone, Genova dove ha cominciato a diventare un professionista, poi Padova e Milano, quando con la maglia rossonera è cominciata la sua “consacrazione”.
Nell’estate 2015 è arrivata la decisione, sofferta ma necessaria, di lasciare Milanello per approdare in Francia e cominciare una nuova avventura con il Monaco. L’esperienza non si è rivelata delle migliori e le attese di Stephan si sono palesate più alte della realtà: lo spazio a lui concesso non è stato quello sperato e forse, neppure il comportamento della società.
Se è vero, però, che chiusa una porta si apre un portone, questo si è spalancato per lui a Roma, quando a gennaio del 2016 è sbarcato a Trigoria facendo ricredere tutti gli scettici che si domandavano cosa ci avrebbe fatto la squadra capitolina con lui. La risposta non si è fatta attendere ed è arrivata dai piedi di El Shaarawy: in sedici presenze ha saputo realizzare otto reti.
Proprio con la maglia giallorossa indosso, è tornato a diventare il Faraone e ha riconquistato la divisa azzurra della nazionale.
C’è un aspetto che ha accomunato le sue militanza in questi club ed esula dal calciatore che ha dimostrato di essere: è lo Stephan persona, il ragazzo rimasto con i piedi per terra, quando non si trova su un campo di calcio, che hanno permesso lui di far breccia nel cuore delle tifoserie dei club e di rimanerci anche una volta terminato quel percorso calcistico. A dimostrazione di ciò, ad esempio, gli applausi riservati al 92 romanista a San Siro, quando è ritornato da avversario, il tatuaggio con il suo numero di maglia fatto da un suo ex tifoso o, i tanti auguri che si stanno susseguendo nella giornata di oggi per celebrare il suo compleanno.
Non resta che augurare al Faraone buon compleanno!
Chiara Vernini