In settimana, nel post partita della partita di Champions, Totti aveva mostrato una certa insofferenza, rispondendo a una giornalista “Io non conto più niente” poi arriva lo sfogo.
Ha scelto i microfoni del Tg1 per manifestare la sua amarezza per essere poco impiegato da Spalletti “Mi sento ancora un calciatore, l’infortunio è alle spalle: sto bene e se sto fuori è solo per scelta tecnica“. Tecnico con il quale sembra esserci un rapporto formale “Con lui buongiorno e buonasera… Speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia – aggiunge il capitano giallorosso – anche se come tecnico lo stimo, penso abbia le carte in regola per rimanere“.
Il rapporto tra i due sembra insanabile alla luce di quanto dichiarato. Le parole del Pupone arrivano come un fulmine a ciel sereno a scompigliare un ambiente risanato con fatica. Indubbiamente la piazza non può che essere soddisfatta del lavoro svolto dall’allenatore subentrato a Garcia ma si sa, Totti per i giallorossi è molto più che un calciatore.
“Così non riesco a stare, la panchina mi fa male, capisco che alla mia età si giochi meno: ma finire la carriera così è brutto per l’uomo e per quanto dato alla Roma…Chiedo più rispetto per quello che ho dato e chiarezza sul futuro”. Il contratto scadrà a giugno e ora è da capire cosa accadrà. Totti dichiara “Aspetto Pallotta e vedremo cosa fare, io dirò la mia e lui la sua quando ci metteremo a tavolino, sperando che tutti escano contenti. Valuterò qualsiasi cosa dovesse uscire, perché non riesco a stare così: sto male io e sta male la gente intorno.“
Ormai il lungo infortunio che lo ha costretto ai box da settembre è superato e Totti vorrebbe giocare di più: quest’anno è stato impiegato solo 5 partite in campionato (con un gol) e 3 minuti più recupero in Champions contro il Real.
Caterina Autiero