Un gol, tre punti e la corsa al secondo posto riaperta. Con la vittoria ottenuta all’Olimpico contro il Napoli grazie alla rete di Nainggolan, la Roma di Luciano Spalletti è tornata a inseguire la qualificazione diretta alla Champions. Un traguardo che ora non sembra poi così irraggiungibile, considerando che i punti di distacco con i partenopei sono attualmente due e le partite a disposizione per tentare il sorpasso tre.
Il tecnico di Certaldo ha espresso nel post gara il suo pensiero riguardo all’obiettivo che la sua squadra si pone, dichiarando: “Per il secondo posto è difficile ma ci proviamo.” Genoa, Chievo e Milan, sono queste le formazioni da affrontare da qui al 15 maggio e se i giallorossi vogliono dare filo da torcere agli uomini di Sarri, non possono permettersi di perdere punti per strada, sempre nella consapevolezza che dipenderà anche, e soprattutto, dai risultati collezionati dagli azzurri nei prossimi turni.
Dopo il triplice fischio hanno risposto alle domande dei giornalisti anche alcuni giocatori, tra cui l’autore del successo romanista, Radja Nainggolan. Il centrocampista belga ha così commentato la gara e il percorso che attende lui e i compagni da questo momento fino al termine del campionato:“Il Napoli è una squadra forte, bisognava vincere oggi per superarla, ora restiamo sempre dietro però bisogna vincerle tutte e sperare che loro perdano qualche punto. Bastava vincere contro il Bologna e stavamo lì, oggi abbiamo concesso poco, queste partite ci faranno crescere, hanno trovato pochi spazi, averli battuti è sinonimo di soddisfazione.” Ora più che mai tornano in mente alcuni match nei quali la Roma non è riuscita a fare bottino pieno, e fra queste, vi è sicuramente la sfida citata dal giocatore contro i rossoblù, partita pareggiata dal club capitolino grazie all’assist che Francesco Totti ha servito a Salah.
Ieri pomeriggio si è confermato quella che da quattro turni a questa parte sembra una tradizione. Dopo l’ingresso in campo del suo capitano, è arrivato il gol per la Roma, concretizzato dal numero 4 della squadra romana, ma grazie a un’azione avviata dai piedi della bandiera romanista. Se i giallorossi sono usciti dal terreno di gioco conquistando il massimo del punteggio raggiungibile, lo devono anche ai piedi, e alle mani, del loro portiere Szscesny, altro grande protagonista in campo. Anche l’estremo difensore polacco ha parlato al termine del match, definendo il terzo posto “l’obiettivo minimo“, aggiungendo:”ora dobbiamo credere nel secondo posto“. Fino a gennaio sembrava una missione impossibile, a oggi dalle parti di Trigoria il pensiero è cambiato, si cammina tutti insieme verso un’unica direzione, chiamata Champions League e Spalletti ( con lui 37 punti in 16 partite) ci tiene a sottolinearlo: “I ragazzi se lo sono guadagnato“.
Chiara Vernini