Home Calcio Italiano Serie A Roma, in questa pericolosa montagna russa, i tifosi sono adesso l’unica certezza

Roma, in questa pericolosa montagna russa, i tifosi sono adesso l’unica certezza

Continua la striscia negativa della Roma. I tifosi però restano vicini alla squadra e sono la certezza assoluta in questa crisi di risultati

0
Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter Roma Club New York (https://twitter.com/romaclubnyc/status/1457369044349341711/photo/2)

Contro ogni possibile sfortuna, crisi di risultati e tanti torti arbitrali subiti nell’ultimo mese, i tifosi sono adesso l’unica certezza!

 

Una celebre canzone di Lucio Battisti intonava “Come può uno scoglio arginare il mare. Anche se non voglio, torno già a volare…”.

Il tifo romanista è una costante indissolubile, una passione talmente viscerale che sta superando l’inimmaginabile. Con l’aumento della capienza allo stadio, ad ogni partita casalinga si stanno toccando numeri pazzeschi con una media di almeno 30.000 tifosi.

A centinaia di chilometri di distanza da Roma, sotto il freddo di un piccolo paese norvegese, circa quattrocento tifosi hanno vissuto una delle più brutte trasferte della loro vita, se non la peggiore.

Un 6-1 contro un modesto Bodo/Glimt, di cui si fa fatica anche a ricordare una sua impresa, dovrebbe far riflettere e non poco pur essendo la Roma un cantiere sempre in via di costruzione.

Un maledettissimo cantiere che non smette mai di definirsi tale.

Migliaia di tifosi sempre in bilico ad ogni dannato anno. Rivoluzioni su rivoluzioni senza trovare quel famoso filo di Arianna che tanto servirebbe.

Anche quest’anno la Roma non ha ancora portato a casa bottino pieno negli scontri diretti.

Un mese di fuoco per la squadra giallorossa che ha raccolto solo un misero punti tra Juventus, Napoli e Milan. Queste tre partite sarebbero potuto essere la chiave di svolta della stagione.

Svolta che c’è stata ma assolutamente in negativo considerando anche e soprattutto la Conference.

Da super favorita, la Roma si ritrova a dover rincorrere anche in questa nuova competizione, alle spalle proprio di quel Bodo che gli ha fatto venire gli incubi.

Gli stessi incubi che costantemente stanno vivendo i tifosi giallorossi…

Abraham
Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter Valentina Catoni https://twitter.com/ValentinaCatoni/status/1457344184554344449/photo/1

Dopo un ottobre da horror, ci si aspettava una forte reazione da parte degli uomini di Mourinho contro il Venezia.

Il cambio di modulo faceva ben sperare con Abraham finalmente affiancato da un altro attaccante, ma le solite amnesie difensive hanno rovinato tutto.

Nell’ultimo mese, la Roma è stata anche vittima di molti errori arbitrali clamorosi che hanno portato all’allontanamento dell’arbitro Maresca per le scelte sbagliate durante la partita contro il Milan persa 0-2.

Sono solo 5 i punti raccolti su ben 7 partite tra campionato e Conference.
Ci si aspettava di più dall’arrivo del nuovo allenatore e anche in virtù di ciò che si è visto nelle prime partite di campionato.

Di chi è la colpa?

Mourinho ha messo più volte a nudo le mancanze della Roma, ribadendo quanto non sia soddisfatto del rendimento dei suoi calciatori e sottolineando la poca qualità delle seconde linee.

Le statistiche ad ogni partita della Roma sono chiare: la squadra crea tantissimo senza però riuscire a realizzare ciò che costruisce.

Porta stregata, scelte confuse e frettolose, errori grossolani nei passaggi e gravi lacune difensive hanno portato alla luce i soliti problemi della rosa.

Ora è necessario cambiare immediatamente il trend dopo la sosta per le Nazionali.

I tifosi hanno bisogno di avere delle risposte perché la scelta di ingaggiare un allenatore del calibro di Mourinho, ha dato grande entusiasmo alla piazza e deve essere un segnale.

Il nome altisonante dello Special One ha dato forza e speranza a questo nuovo progetto ideato dai Friedkin.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Instagram José Mourinho https://www.instagram.com/p/CUk9btYIjal/

Mourinho però può essere la soluzione ai problemi della Roma?

Forse sì, è un fuoriclasse nella comunicazione e sa perfettamente come gestire le grandi pressioni che comportano ambienti molto caldi come quello romano.

Mourinho da solo non può però fare miracoli. Sarà necessario mettere nuovamente mani al portafogli e investire a gennaio almeno su tre elementi: un centrocampista, un difensore centrale e un terzino destro.

I tifosi ora hanno seriamente bisogno di certezze, le stesse che dimostrano loro amando e seguendo la Roma nonostante tutto!

 

Raffaella De Macina

Exit mobile version