Nicolò Zaniolo è assente dal campo dal 12 gennaio a seguito di un grave infortunio avvenuto durante la partita di campionato contro la Juventus.
Da un mese a questa parte la Roma non sembra aver ancora superato il colpo.
Data la gravità dell’infortunio (la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e una lesione al menisco dello stesso ginocchio) il centrocampista giallorosso ha finito la stagione in anticipo, probabilmente salutando anche la possibilità di disputare gli Europei: l’infortunio di Nicolò è un problema non solo per i giallorossi ma anche per la nazionale di Mancini.
Zaniolo arriva a Roma dall’Inter, insieme a Santon, nell’estate 2018 durante l’operazione che porterà Radja Nainggolan in nerazzurro.
Accolto da indifferenza suscitando in molti il dubbio: “Perché scambiare uno dei pilastri della Roma, amato dalla tifoseria giallorossa per una giovane scommessa ancora sconosciuta?”.
Monchi, allora ds della Roma, ci aveva visto lungo: il 26 settembre 2018 Zaniolo esordisce in Serie A e acquista un posto sicuro nella Roma di Di Francesco.
Circa tre mesi dopo segna il suo primo spettacolare gol in Serie A, facendo innamorare i tifosi romanisti (e non solo).
Grinta, tecnica, talento puro e anche un po’ di furbizia sono le doti che il numero 22 riesce a dimostrare.
Adesso la Roma si trova senza il suo beniamino, il cui nome è stato accostato troppe volte a uno più pesante, quello dell’eterno capitano Francesco Totti. Fin dalle prime interviste, però, Nicolò precisa: “Non sono il nuovo Totti, ma voglio restare alla Roma il più possibile”.
Con la perdita di Zaniolo prima e poi di Diawara, Fonseca ha dovuto rivoluzionare la squadra che sta soffrendo troppo l’assenza dei due giocatori.
Non sembra ancora aver trovato il giusto equilibrio per garantire alla Roma di essere determinante come nel girone d’andata.
Senza Zaniolo la Roma ha incassato più gol ed è meno decisiva in fase offensiva. Senza Zaniolo la Roma è più fragile.
L’assenza di un giocatore capace di ricoprire egregiamente entrambe le fasi si fa sentire. Il suo mix di sostanza, forza, aggressività, possesso palla e capacità di andare alla conclusione da posizioni più favorevoli lo rendono un giocatore completo che lascia inevitabilmente un grande vuoto.
Assente in campo ma vicino alla squadra, il giovane talento, nell’ultimo mese ha postato foto e storie su Instagram nelle quali segue le partite, da casa o dallo stadio, sostenendo e incitando i compagni.
Nonostante la giovane età il centrocampista offensivo ha già dimostrato di essere un elemento importante e gli auguriamo di riprendersi presto, per tornare più forte di prima.
Michela Asti