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Roma, finisce l’era Dzeko ma inizia quella di Josè Mourinho

La Roma ha ceduto Edin Dzeko all'Inter in questo mercato estivo ma ha accolto uno degli allenatori più vincenti: Josè Mourinho

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Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter As Roma

In questa sessione estiva la Roma ha dovuto fare i conti con l’addio a sorpresa di Edin Dzeko ma l’arrivo di Josè Mourinho ha glissato la sua perdita.

La Roma è stata una delle regine del calciomercato estivo.
Nonostante la grave crisi economica per tutte le società calcistiche a causa del Covid-19, la dirigenza giallorossa si è mossa in maniera quasi impeccabile.

La stella del mercato della Roma è senza dubbio l’arrivo di uno degli allenatori più vincenti in circolazione: Josè Mourinho.

Non è necessario spiegarvi chi è, perché basterebbe semplicemente nominare la parola “triplete” per riecheggiare nella mente di tutti la sua straordinaria impresa con l’Inter nel 2010.

Mourinho
Fonte immagine: Profilo ufficiale Instagram Josè Mourinho

La cessione di Edin Dzeko proprio all’Inter ha messo Josè Mourinho al centro del villaggio giallorosso grazie alle sue scelte oculate in ambito di mercato fianco a fianco con Tiago Pinto.

Il General Manager della Roma ha dovuto fare un lavoro davvero straordinario piazzando i tantissimi esuberi ormai fuori dal progetto da tempo.

Il primo tassello del nuovo scacchiere è stato Rui Patricio, fresco di Europeo e portoghese come il suo allenatore.
Voluto fortemente da Mourinho per dare garanzie tra i pali dopo la stagione deludente di Pau Lopez ceduto al Marsiglia in questa sessione estiva.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter As Roma

Sistemato il portiere, è toccato al terzino sinistro; ruolo che non si sarebbe dovuto toccare se Leonardo Spinazzola non si fosse infortunato gravemente durante l’Europeo vinto poi dall’Italia.

Una perdita – quella di Spinazzola – difficile da sopperire in virtù del suo ottimo cammino europeo fino a quel momento. La rottura del tallone d’Achille lo terrà fuori dai giochi per metà stagione e i Friedkin hanno dovuto sopperire velocemente a questa defezione.

Il prescelto è stato Matias Viña, terzino di spinta di nazionalità uruguaiana, vincitore della Coppa Libertadores con il Palmeiras.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter As Roma

Sarà suo il compito di presidiare la fascia sinistra e non rendere i tifosi romanisti troppo nostalgici di Spinazzola. Su di lui c’è stato un investimento non indifferente a titolo definitivo, a dimostrazione della fiducia riposta in lui.

Nel reparto offensivo, messo fuori rosa Pedro (trasferitosi poi ai rivali della Lazio), è arrivato a sorpresa Eldor Shomurodov.

Varcato il cancello di Trigoria con qualche scetticismo e senza i favori dei pronostici, è riuscito a scalare le gerarchie e piazzarsi davanti a Borja Mayoral grazie alle sue ottime prestazioni in precampionato.

Potrebbe essere il jolly che mancava nella fase offensiva, capace di saper fare la punta, seconda punta ed esterno d’attacco.

Shomurodov sa che dovrà lavorare duramente se vorrà convincere Mourinho e i tifosi ma i presupposti sono sicuramente positivi e il calciatore ha già timbrato il cartellino dei marcatori.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter As Roma

Prima di Ferragosto però è arrivato l’inaspettato: Edin Dzeko lascia la Roma dopo sei stagioni!

Dopo il frastornamento iniziale, Tiago Pinto e Mourinho hanno dovuto sondare diversi profili affinché si trovasse il degno erede del cigno di Sarajevo che a Roma è diventato il terzo miglior marcatore nella storia del Club con 119 in 260 presenze.

La margherita da sfogliare è stata ampia ma Tammy Abraham ha preso l’eredità del bosniaco, compresa la pesante maglia numero 9.

L’attaccante inglese diventa così il calciatore più pagato nella storia della Roma al costo di 45 milioni di euro, superando Patrick Schick.

Collage profili ufficiale Instagram Edin Dzeko e Tammy Abraham

Nella rosa della Roma attualmente manca un centrocampista di esperienza capace di occuparsi della cabina di regia, recuperare e smistare palloni. I tanti esuberi e i continui rifiuti di alcuni elementi fuori rosa hanno reso il tutto più difficile.

Forse sarebbe stato necessario anche un terzino destro di riserva in modo da far rifiatare Karsdorp considerato Reynolds ancora calcisticamente immaturo proveniente da un campionato diverso da quello tattico italiano.

Nonostante tutto, Tiago Pinto ha creato una rosa sicuramente di gran livello e funzionale al gioco di Mourinho.

Ha dovuto sopperire a due importanti mancanze: il grave infortunio di Spinazzola e la cessione di Dzeko, sostituendoli velocemente con due ottimi elementi.

Ora sarà tutto nelle mani di Mourinho fare in modo che la sua squadra diventi a sua immagine e somiglianza.

Nelle prime partite stagionali si vede già la mano del tecnico portoghese e con ogni probabilità a gennaio verrà ulteriormente puntellata la rosa con le due precedenti richieste di Mourinho non arrivate in questa sessione.

Raffaella De Macina
Immagine copertina: Profilo ufficiale Twitter As Roma

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