“Roberto il Magnifico”: versione Benevento

Quale futuro per Roberto Insigne, classe 1994, fratello d'arte attaccante del Benevento in prestito dal Napoli?

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Non troppo lontano da Napoli, per l’esattezza in quel di Benevento, regna un altro Magnifico, si chiama Roberto ed è il fratello minore di mister 100 milioni e componente del tridente napoletano, Lorenzo Insigne.

Il nome e il rapporto col fratello

Come tutti potranno pensare, è pesante portare sulla schiena un cognome del genere ma per Roberto non è così. Il bel rapporto col fratello maggiore gli consente di crescere di giorno in giorno, imparare ed apprendere il più possibile dall’idolo napoletano dei napoletani, e magari un giorno diventarlo anche lui.

Roberto parla così di Lorenzo il Magnifico: “Non mi sono mai pesati. Lorenzo per me è un idolo. Parliamo di uno dei più forti in circolazione, il capitano del Napoli e il numero 10 della Nazionale. Come potrei essere invidioso? Non rosico se mi dicono che è più forte e io scarso. Anzi, sono orgoglioso di lui. Sogno di sfidarlo nel derby campano al San Paolo tra Benevento e Napoli”.

A differenza del fratello però non ha avuto molta fortuna con la big azzurra.

Immagine: Napolipiu.com

La carriera sbocciata a metà

Cresce nelle giovanili del Napoli, quando poi passa nella prima squadra cambia ben poco, se non il suo cartellino.
La sua gavetta a Napoli dura sempre meno del previsto perché viene dato in prestito, dalla stagione 13/14, a squadre minori come il Perugia, Reggina, Avellino, il Latina, il Parma e poi, nella stagione appena trascorsa, al Benevento dove è risultato difficile non notarlo.
Lui e l’ex Napoli Christian Maggio sono stati due pilastri portanti di questo Benevento che purtroppo resterà in Serie B.

 

Vedremo a prestito finito cosa ne farà il Napoli.
Tenerlo o fargli fare ancora altra gavetta altrove?
Venderlo al presidente Vigorito, che lo vuole a tutti i costi?

ADL vorrebbe farlo diventare uno dei protagonisti della prossima stagione, dipenderà molto dalla volotà di Mister Ancelotti.

E pensare che Sarri è stato un grande maestro per lui: lo metteva sempre in coppia con Callejon in allenamento proprio per farlo crescere al fianco del veterano spagnolo.

Ha sempre sognato di poter giocare sulla fascia opposta al fratello e formare insieme una coppia o un tridente d’attacco.

(Forse un giorno…)

Immagine: Sportal.it

Roberto è un’ala destra ma è stato utilizzato anche come ala sinistra e addirittura seconda punta.

Otto reti e sette assist in stagione.

Un campioncino in erba che a 25 anni deve ancora sbocciare del tutto.

 

Valentina Vittoria