Road to VALEncia, Zanetti: “Solo gli interisti sono capaci di imprese straordinarie”

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E’ arrivata da meno di ventiquattro ore la decisione del Tas che ha respinto la richiesta di sospensione o riduzione della penalizzazione di 3 punti che, sommandosi a quelle precedenti ha fatto scattare il provvedimento secondo il quale Valentino Rossi dovrà partire dal fondo della griglia nella gara di Valencia.
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Purtroppo dovrò partire dal fondo della griglia e questo renderà tutto più difficile sotto tanti punti di vista ma comunque sono qui e dovremo provarci e impegnarci al massimo. Il mio sogno era quello di lottare per il campionato e dopo un’ottima stagione posso lottare ma, di certo avrei voluto farlo in una situazione normale”.
Sono queste le parole di Rossi rilasciate ieri pomeriggio in conferenza stampa.
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La speranza è l’ultima a morire, ma stavolta è anche vero che è l’ultima a partire.
Oltre alla speranza, tanto altro servirà a Valentino per cercare il miracolo di Valencia, proprio lì in terra nemica dove, in pista sarà una vera corrida.
In queste ultime settimane si è alzato un polverone di polemiche e di rabbia. Rabbia, di questo si tratta! La rabbia nei confronti di quello che pare si sia tinto di colori ben lungi dal fairplay e dalla sportività.
Facciamo qualche passo indietro…
Tutto ebbe inizio due settimane fa: che sia un caso, che sia uno scherzo del destino poco importa ma, due giorni dopo l’anniversario della tragica morte del Sic, proprio sullo stesso circuito, gli italiani si ritrovano ancora una volta a spegnere i televisori con il viso rigato di lacrime. In conferenza prima delle prove libere, Valentino “denuncia” il comportamento del campione in carica Marc Marquez. Due giorni dopo, coincidenza o vendetta, Marquez pare indirizzare la sua gara più che al podio dritta su Valentino ed ecco che inizia lo spettacolo. Un interminabile tiro e molla tra il pesarese e l’iridato che, dopo 17 sorpassi (numero da record), al giro, i due entrano in contatto, Valentino allarga la gamba sbilanciando Marquez che si lascia cadere (?). Gesto che è comunque costato caro al numero 46 della Yamaha, giudicato irregolare che ha comportato la punizione sopracitata.
Immediatamente dopo la gara Valentino chiarisce  il gesto dicendo: “Volevo dargli fastidio, mandarlo fuori traiettoria ma non farlo cadere. Nessun calcio perché una MotoGp è troppo pesante per cadere con un semplice calcio. Marquez è riuscito nel suo intento, mi ha fatto perdere il mondiale”.
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E fu subito polemica. Polemica, scintille e di colpo pure spaccature, anche d’intese, oltre che di amicizie…Già sul podio il gesto di Jorge Lorenzo alla premiazione di Valentino aveva lasciato un pò perplessi.
Ad alimentare dubbi e brutte supposizioni su un possibile “Patto Spagnolo” sono le dichiarazioni di Lorenzo che commenta così l’accaduto: “Valentino ha buttato giù Marc che ha preso 0 punti, mentre lui 16. E’ ingiusto, non prende una penalizzazione più dura solo per il suo nome. Fosse stato un altro pilota la penalizzazione sarebbe stata più dura”. A freddare, o meglio, a glaciare i rapporti tra i due compagni di squadra c’è inoltre l’intervento dello spagnolo che si è rivolto al Tas come potenziale parte lesa dalla decisione finale sul caso Valentino-Marquez. Gesto che, peraltro, ha infastidito il team Yamaha,  all’oscuro di tutto.
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A far tornare fiducia ed entusiasmo a Valentino sono state le parole dell’amico, ex giocatore interista, Marco Materazzi che commenta: “A pensare male, è vero, si fa peccato. Ma quasi sempre ci si azzecca. E Valentino aveva visto giusto giovedì scorso quando in molti lo avevano accusato di voler alzare la tensione. Aveva capito di essere circondato: lui è un campione, legge le situazioni 3-4 secondi prima degli altri piloti, ma stavolta l’ha letta…4 settimane prima. Non ho dubbi, sto dalla sua parte: in 20 anni di Motomondiale non gli è mai successo nulla del genere, è sempre stato iper corretto. Purtroppo anche se stiamo parlando di un fenomeno molto probabilmente Rossi perderà il titolo. A Valencia non potrà fare il miracolo. Non c’è alcuna analogia con la mia vicenda con Zidane a Berlino 2006. Io sono infatti l’unico ad essere stato punito con due giornate di squalifica per aver provocato, in questo caso la mano è stata pesante solo con Vale. Comunque finisca, però sarò sempre dalla sua parte”.
A supportare Valentino in questa “Impresa” tutta Spagnola si sono schierati gran parte degli italiani e tutti i Valentiniani in generale che hanno tinto di giallo tutti i social con l’hashtag #iostoconvale che ha riunito i “Vale supporters” di tutta Italia ma non solo.
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In modo particolare intorno a Vale si è stretta particolarmente l’Inter, squadra del cuore di Rossi che lo ha omaggiato con una maglietta particolare presentata da Mancini, capitan Zanetti e Stankovic.
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Non sono mancati, ovviamente, i commenti meno sportivi e ironici sulla questione
valetibiaeperone
Egle Patanè