Il campionato è finito. Resta da giocare la finale di Champions e poi gli impegni dei club saranno completamente terminati per questa stagione e con essi anche il vecchio regolamento. Dal 1 giugno 2016 cambiano le regole del calcio: le novità saranno, quindi, applicate già agli Europei e durante la Coppa America.
Per ora, le cosiddette Laws of the game, sono presentate solo in lingua inglese sul sito dell’IFAB (l’organo internazionale che ha il potere di stabilire modifiche ed innovazioni delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale).
- Non esisterà più il giallo automatico per un fallo di mano che interrompe un passaggio tra due avversari. Il giallo rimarrà sui falli di mano che interrompono una promettente azione avversaria o negli altri casi standard (quando un attaccante cerca di segnare di mano -comportamento antisportivo- o quando un difensore tenta – senza riuscirci, altrimenti sarebbe rosso – di evitare la marcatura di una rete -condotta gravemente sleale-).
- L’arbitro dovrà far recuperare tutto il tempo perso nei casi di giocatori infortunati, con eventuale intervento dello staff medico per portarli fuori dal terreno di gioco, o qualora i calciatori si fermino per dissetarsi (novità nel regolamento) o per altre ragioni mediche previste dalle regole del gioco.
- Non ci sarà più la tripla sanzione: rigore, espulsione, squalifica. Quando un difensore (il più classico è il caso del portiere) interviene in area negando un’evidente opportunità di segnare una rete all’avversario nel tentativo di giocare o di contendergli il pallone, scatterà solo l’ammonizione. (Il penalty rappresenta già una punizione e ci sono casi in cui non è necessario lasciare una squadra in inferiorità numerica). Il rosso verrà comunque estratto nei casi di spinte, trattenute, falli di mano e se il fallo prevede di per sé il cartellino rosso -come nella condotta violenta-.
- I falli commessi nei confronti delle altre componenti e non degli avversari di gioco (compagni di squadra, panchinari, arbitri) saranno sanzionati con un calcio di punizione diretto e non più indiretto.
- Il pallone non dovrà più muoversi ed essere calciato in avanti per essere in gioco; basterà che venga calciato e chiaramente mosso.
- Per quanto riguarda il fuorigioco, c’è stata una piccola modifica alle Regola 11. Un difendente che abbandona il terreno di gioco senza il permesso dell’arbitro (che per il fuorigioco equivale a essere sulla linea di porta) tiene tutti gli attaccanti in posizione regolare finché la difesa non rinvia il pallone fuori dalla propria area di rigore. A quel punto nasce una nuova azione che azzererà le posizioni precedenti. Nel regolamento precedente il difensore teneva tutti in gioco fino alla prima interruzione. Un altro chiarimento su questa regola sottolinea che mani e braccia dei giocatori non contano nelle valutazioni di fuorigioco, portieri inclusi: se un portiere si trova a essere il penultimo difendente le sue mani e le sue braccia non rilevano ai fini del fuorigioco anche se lui le potrebbe usare all’interno della propria area. Il portiere diventa quindi come un qualsiasi altro suo compagno di squadra.
- Se un giocatore uscirà dal terreno di gioco come conseguenza naturale dell’azione (ipotizzando due uomini in corsa) e commetterà fallo nei confronti di un avversario, il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione diretto sulla linea nel punto più vicino a quello dell’infrazione.
Saranno informati a tal riguardo i 30 pre-convocati da Conte?