“Basso e senza la necessaria potenza fisica per competere ai massimi livelli”: così gli osservatori del Real Madrid scartarono Paulo Dybala, il talento argentino classe 1993, che militava a Palermo e che Arrigo Sacchi consigliò a Florentino Perez.
Pare che il club madridista sia stato vicino al talento argentino in due occasioni. La prima, su suggerimento di Sacchi: il Picciriddu, era alla sua seconda stagione con la maglia rosanero. Successivamente sembra che un emissario delle Merengues prese alcune informazioni su di lui presso il club argentino dove Dybala è cresciuto prima di approdare in serie A. 25-30 milioni di euro: il prezzo del giovane attaccante fu considerato eccessivi dai Blancos, non dalla Juve (che con i bonus è arrivata a spenderne anche di più).
Una toppata che oggi come oggi risuona come colossale e che viene svelata da Marca.
Oggi, la Joya bianconera fa gola a mezza Europa, anche allo stesso Real. Rumors di mercato parlano di maxi offerte recapitate in Corso Galileo Ferraris. Beppe Marotta non ha negato l’interesse di molti club per il talento argentino ma ha tenuto a precisare che “Dybala oggi è un giocatore che rientra tra i top player, non passa minimamente nella testa della Juventus di doverlo cedere. Siamo nella situazione societaria di poter respingere tranquillamente le avances, e direi che l’abbiamo già fatto“.
Insomma, quel basso e esile argentino oggi è per tutti un grande campione ma per il Real un grande rimpianto.
Caterina Autiero