Razzismo, Dinamo Kiev nei guai

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La Fiorentina potrebbe disputare la prima partita dei quarti di finale di Europa League in uno stadio completamente deserto. Dopo il sorteggio di Nyon, infatti, è arrivata la decisione dell‘Uefa di mettere sotto inchiesta la Dinamo Kiev. La dura decisione è stata presa in seguito al comportamento razzista tenuto da alcuni tifosi della squadra ucraina durante la partita contro l’Everton. L’Organo di Controllo e Disciplina della federazione, dopo aver già punito la Dinamo Kiev con la chiusura di alcuni settori dello stadio in occasione del match dei sedicesimi contro il Guingamp, ha ora deciso di valutare ulteriori sanzioni da scontare nella prima sfida contro i viola di Vincenzo Montella. Due settori dell’Olimpiisky Stadium, solitamente occupati dagli ultrà ucraini, rimarranno così chiusi. Anche una sanzione di 15.000 euro per lancio di bengala e fumogeni, nonché per violazione della normativa di sicurezza, pende sulle spalle della Dinamo Kiev. La società ucraina si era già resa protagonista di episodi simili con conseguenti sanzioni. Se torniamo indietro nel tempo, arrivamo nel 2012 a Kiev, durante i novanta minuti contro il Paris Saint-Germain e nella gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Bordeaux l’anno successivo. In queste due occasioni, la società era stata sanzionata con due turni a porte chiuse di cui il primo già scontato, mentre il secondo sospeso per un periodo di tre anni. Quella del razzismo in Russia è una piaga che Federazione russa, Fifa e Uefa non sono ancora riuscite ad eliminare.

In previsione del Campionato Mondiale del 2018, Blatter ha recentemente dichiarato di essere preoccupato per questo triste fenomeno che, purtroppo, ha già generato decine di casi clamorosi. Possiamo citare quello segnalato da Hulk, attaccante dello Zenit San Pietroburgo. Nel dicembre scorso, il brasiliano accusò un arbitro affermando che: “durante la partita mi disse che non gli piacevo io e tutti i neri”. Giocatore preso di mira anche recentemente dai tifosi della Torpedo che, grazie al loro comportamento, hanno costretto la Federazione ad intervenire per la terza volta nei confronti del club e a punire con due turni di squalifica lo stadio moscovita.

Barbara Roviello Ghiringhelli