Ragazze magiche! Il trionfo a Bangkok delle nostre azzurre ai Mondiali di volley

Le atlete azzurre, guidate dal mai domo Julio Velasco, hanno riacciuffato il titolo mondiale dopo ventitré anni di attesa.

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photo by ILPOST.IT

Le atlete azzurre, guidate dal mai domo Julio Velasco, hanno riacciuffato il titolo mondiale dopo ventitré anni di attesa.
Il trionfo dello sport al femminile

Ventitré lunghissimi anni ci sono voluti per riportare a casa il titolo mondiale del volley femminile.
Perché quella compagine guidata da Marco Bonitta e che vedeva in squadra atlete come Francesca Piccinini, Simona Rinieri, Elisa Togut e la compianta Sara Anzanello, fu l’ultima a vincere il mondiale in quel di Berlino.

Oggi, dopo anni e anni di bocca asciutta, l’Italia della pallavolo femminile ha ritrovato una dimensione importante, concreta e soprattutto, vincente.

Un gruppo che prima non era gruppo, senza una guida, un leader vero.

Tempi pieni di delusioni, fino all’ideona di ingaggiare il non plus ultra dei tecnici, il migliore pezzo dell’artiglieria del volley degli ultimi decenni: Julio Velasco.

Saggio e faticatore lui, capace di tirare fuori il talento individuale, la forza fisica ed emotiva da ognuna delle atlete e trasformare quel non-gruppo in un collettivo meraviglioso.
Velaschismo allo stato puro!

E poi l’esplosione!

Loro: Ekaterina, Alessia, Sarah, Anna, Myriam, Paola, Carlotta, Monica e tutte le altre.

Quattro finali su quattro competizioni. Quattro ori consecutivi: il mondo ai loro piedi!!!

La premiata ditta Velasco and The Players funziona alla grande.

Mentalità, fiducia, lavoro duro e coesione, gli ingredienti di questa gustosissima torta multistrato.

Un gruppo che ormai è leggenda, che dopo l’oro olimpico a Parigi nel 2024, ha replicato, poco più di un anno dopo, prima con la Nations League e poi a Bangkok, nel Mondiale, piazzandosi addosso, di fatto, il sigillo dell’eternità.

E a noi, figlie di Mimì Ayuara e Mila Azuki, tutto questo appare bellissimo.

Com’è bellissima la presenza del simbolo di questa squadra, Moki De Gennaro, che saluta la nazionale da assoluta protagonista vincente e alla quale va un GRAZIE di quelli fuori misura.

Le nostre ragazze magiche, che lanciano in aria il mondo e lo riprendono al volo, ci hanno dato una grande lezione di come si sta in squadra, di come si suda, si sopporta, ci si sostiene e si cammina tutte assieme verso il traguardo.

E a Don Julio, vi prego, affidate il comando della polizia municipale a Roma, a Milano, a Napoli e a Tokio, la direzione sportiva della Ferrari, il Ministero dell’istruzione, l’amministrazione del mio palazzo, il governo del mondo… rimetterà tutto a posto, alzando alla fine una coppa, con una medaglia d’oro al collo.

Simona Cannaò