“Quelli di Via Filadelfia” non si fermano mai:
il 12 giugno hanno organizzato un torneo a 5 di calcetto a scopo benefico in funzione di una raccolta fondi destinata alla Onlus “La Perla”.
“Quelli di Via Filadelfia” non è un’associazione di tifosi juventini qualunque.
E’ un gruppo il cui entusiasmo e sinergia produce un’energia canalizzata nel fare del bene al prossimo.
L’obiettivo dell’associazione è chiaro: aiutare i più sfortunati e chi ha più bisogno. Essere al fianco di quelle realtà spesso ignorate dalle istituzioni.
L’importante è non stare mai fermi.
Il 12 giugno scorso si è tenuto un torneo di calcetto a 5 in memoria delle vittime dell’Heysel e di Giovanni Gueli.
Per organizzare un torneo di questa portata serve tanto tempo che il direttivo e i soci sottraggono alla loro vita privata.
I proventi raccolti sono destinati alla Onlus“La Perla”,un’associazione di volontariato nata nel 1988 e si occupa di formazione e socializzazione di giovani insufficienti mentali, non fisici, tramite laboratori e attività creative e ludiche.
La manifestazione ha avuto luogo presso il centro sportivo Sport Village a Collegno (Torino).
L’evento ha avuto un grande successo.
Il sole ed il caldo di inizio estate non ha scoraggiato l’affluenza.
Numerose le collaborazioni di altre organizzazioni dall’estero e locali.
La manifestazione è stata ricca di eventi.
Il torneo di calcetto e tanto intrattenimento con la gara di freccette e calcio balilla. Il tutto impreziosito dalla presenza di stand gastronomici che hanno allietato la giornata.
Una grande soddisfazione per il Presidente onorario Beppe Franzo e l’attuale Presidente in carica Pierluigi Crivellaro.
Un atmosfera famigliare con la voglia di stare insieme e aggregarsi questo è “Quelli di Via Filadelfia”.
Persone speciali le quali impegnano la loro energia aiutando gli altri.
Questo è il calcio che ci piace.
Lo spirito di queste giornate è di recuperare la passione e l’amore per il tifo.
Il calcio è indossare con orgoglio i propri colori e divertirsi insieme impegnandosi per una giusta causa.
Cinzia Fresia