Il Napoli ha chiuso la trattativa senza troppi problemi del calciatore mediano italo-tedesco: Diego Demme arriva a Napoli nella sessione di calciomercato invernale.
Arriva nel momento più difficile ed ostico per la squadra azzurra ma a lui sembra non interessi.
Lascia infatti un posto da titolare e da Capitano nella squadra del Lipsia pur di inseguire il suo obiettivo. Il suo sogno da bambino era di giocare proprio nel Napoli e quando s’è presentata l’occasione non ci ha pensato su due volte e la società tedesca, con il contratto in scadenza, lo ha lasciato andare senza troppi vincoli, forse rimorsi.
Ultimamente ha espresso più volte il desiderio di voler giocare in Spagna o in Italia e una certa stima nei confronti di mister Gattuso e il Napoli si è fatto trovare pronto a tendergli l’offerta irrinunciabile.
Ha 28 anni, è nato in Germania ed ha sempre giocato lì, fin’ora, ma il suo cuore appartiene anche all’Italia, merito anche del nome che porta.
Suo padre Enzo è calabrese, tifoso del Napoli, e non a caso il nome Diego glielo ha dato proprio in onore del grande ed insuperabile Diego Armando Maradona, idolo dei napoletani, degli spagnoli, degli argentini e dei tifosi del calcio.
“L’italiano non lo parlo perfettamente ma vi assicuro che capisco tutto, merito di mio padre“.
Ha l’Italia nel sangue, ora ci vivrà e realizzerà anche il sogno di essere allenato dal suo idolo che una volta era un magnifico centrocampista, Ringhio.
“Mi piacevano il suo gioco aggressivo e la sua grinta, la sua voglia di dare tutto per la squadra per trascinarla, mi sento molto simile a lui nel suo stile: metto tutto me stesso in campo“.
Il ragazzo infatti ha un carattere forte in campo tanto da raggiungere le 200 presenze con il Lipsia, dal 2014, per sua costanza e dedizione al lavoro che svolge. Si è contraddistinto per essere stato uno dei giocatori simbolo della cavalcata del club tedesco dalla terza divisione alla Bundesliga fino all’Europa fino ad arrivare alla sua convocazione in Nazionale nel 2017.
E proprio Rino Gattuso potrebbe chiedergli questo arduo compito di regista aggressivo, che proprio in questo periodo il Napoli ne ha davvero – davvero! – tanto bisogno.
Le sue caratteristiche, oltre la dedizione e il cuore che mette, sono la corsa, la qualità e soprattutto la personalità: si potrebbe definire a questo punto un vero lottatore sul rettangolo verde.
Che sia la sua bravura, la sua dedizione ed il suo talento ad aiutare il Napoli ad uscire da questo buio o sarà il nome riportato nella città di Partenope dopo quasi 30 anni, Diego, a far tornare quella fortuna, quella grinta (in campo e sugli spalti), si spera che sia l’asso nella manica che mancava.
Ieri ha esordito in Coppa Italia nella gara vinta contro il Perugia che finalmente ha fatto sorridere Gattuso: entrato nella ripresa a rilevare Ruiz, il suo debutto è stato agevole e fluido. Il Napoli può ritenersi soddisfatto di quanto visto.
E poi, diciamola tutta: ci piace assai che tra gli azzurri ci sia di nuovo un “Diego”, che non sarà “El pibe de oro”, certo, ma uno strano effetto tra la piazza azzurra lo fa e noi ce lo godiamo.
Valentina Vittoria