Quando un semplice “grazie” non basta … Roma si illumina per Klose

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Danke“, “grazie”  detto in ogni modo perchè in certi casi non bastano le parole, non bastano i cori, gli applausi; non basta uno stadio a raccolta solo per lui. Per certi campioni, per quello che danno, per come sono, per come mostrano attaccamento alla maglia, per il feeling che riescono a instaurare coi propri tifosi, per la stima che riescono a nutrire negli avversari, non esistono parole e gesti capaci di racchiudere tanta immensità.

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La Roma biancoceleste ha salutato il suo panzer. Miro Klose lascia la Lazio dopo cinque anni. 139 presenze in Serie A e 55 reti, 11 presenze in Coppa Italia e 3 reti, 19 presenze in Europa e 6 centri e 2 finali di Supercoppa Italiana: un totale di 171 presenze e 64 reti complessive. Non ultima quella nel “KloseDay” che gli ha permesso di raggiungere Goran Pandev e diventare il marcatore straniero più prolifico della storia del club ma anche il settimo bomber alle spalle di Piola, Signori, Rocchi, Chinaglia, Puccinelli e Giordano.

Arrivato alla non più tenera età di 32 anni, con sacrificio, umiltà e dedizione ha dimostrato di non essere giunto in Italia “per la pensione” ma ha offerto la sua esperienza al servizio della squadra.

Il bomber tedesco saluta la Lazio e la serie A. Non basta un semplice “grazie” per omaggiare un tale campione per questo un gruppo di tifosi ha deciso di ringraziarlo in modo particolare. Dopo aver tappezzato la città di manifesti dell’attaccante ecco che l’immagine di Miro è stata proiettata su alcuni monumenti simbolici di Roma: il Colosseo e la Piramide per una notte sono stati tutti per lui, per dire ancora una volta “danke” al grande campione.

Caterina Autiero