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Quando il mister è una lady: storie di donne che allenano gli uomini

Nel calcio professionistico europeo sono sempre di più numerose le donne alla guida di squadre maschili

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Nel calcio professionistico europeo sono sempre di più numerose le donne alla guida di squadre maschili


Sabrina Wittmann,
dopo che nelle ultime quattro gare della stagione ha rivestito il ruolo di  allenatore ad interim dell’Ingolstadt, conquistando 2 vittorie e due pareggi e dopo aver vinto la Coppa bavarese regionale, qualificandosi così per la Coppa di Germania della prossima stagione, è stata riconfermata.

Sarà lei a guidare il club tedesco, militante in 3 categoria, diventando così la prima allenatrice donna nelle tre principali divisioni calcistiche tedesche.

https://x.com/Schanzer/status/1798362508169990475
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In Germania era già accaduto che una donna allenasse una squadra maschile quando Inka Grings, nell’aprile del 2019 fu nominata alla guida del’SV Straelen, club di quarta divisione. La Grings, dopo quell’esperienza è poi tornata al calcio femminile, prima con lo Zurigo e poi con la nazionale Svizzera.

Stessa sorte per  Milagros ‘Mila’ Martinez, che in Giappone ha allenato il Suzuka Unlimited (oggi Suzuka Point Getters) per poi tornare al femminile.

Ma non solo…

Sempre teutonica è la storia che ha come protagonista Marie-Louise Eta.
Lei da vice di Marco Grote alla guida dell’ Union Berlino è stata la prima donna vice-allenatore nella Bundesliga maschile. 

Soria simile in Turchia.

Duygu Erdogan da componente dello staff tecnico del Galatasaray, nel match di Super Lig contro il Kardemir Karabükspor, ha sostituito lo squalificato Fatih Terim in quanto unica dello staff a possedere il patentino.

Incredibile ma vero, a fare da apripista alle allenatrici nel calcio professionistico europeo maschile è stata l’Italia nel lontano 1999.

Già perchè la prima donna a gestire (seppur per sole due gare) una squadra professionistica maschile è stata Carolina Morace quando Luciano Gaucci la ingaggiò per affidarle la panchina della Viterbese che all’epoca militava in C1.

Restando in Italia, l’esempio più recente è Patrizia Panìco che dal 2017 al 2021 si è occupata delle squadre azzurre maschili. Da assistente allenatrice di Daniele Zoratto alla guida dell’Italia U-16 maschile il 22 marzo 2017, complice l’assenza del mister che doveva seguire un incontro della Under-19, guidò la sua prima partita degli azzurrini contro i pari età tedeschi.

E ancora, sempre nel Bel Paese, un’altra donna a segnare la storia è stata Sandy Iannella che nell’estate 2023 si vede affidare, dal direttore Emiliano Branca, la panchina della “Primavera 4” maschile del Pontedera, società di Lega Pro.

C’è poi la favola che arriva dal Sudan e ha come protagonista Salma Al-Majidi che, non potendo giocare a calcio ha deciso di allenare, arrivando con tenacia a guidare l’Al-Ahly di Al-Gadaref.

In Francia è il Clermont a puntare sulle donne.
Nel 2014 il club ha affidato la panchina alla portoghese Helena Costa e, qualche anno dopo la affida a Corinne Diacre.

In Inghilterra a segnare la storia è stata Hannah Dingley che dopo quattro anni nel settore giovanile del Forest Green Rovers Football Club, è diventata l’allenatrice degli adulti.

E dulcis in fundo c’è Helen Lorraine Nkwocha che dal 2021 guida il Tvøroyrar Bóltfelag, club delle isole Far Øer, che gioca serie B locale.

Non ce ne voglia Wesley Sneijder, ma a noi questo è il tipo di progresso che piace!

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