Quando il calcio è questione di DNA: Chiesa, Maldini ma non solo

Portare scritto sulla maglia un nome che pesa può essere sinonimo di responsabilità ma anche di grande orgoglio

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Un cognome non fa una persona: ma in ambito sportivo – e non solo – se decidi di seguire le orme di un padre o di un parente,  questa scelta ha sicuramente il proprio carico di influenza nel giudizio altrui.

 

Il paragone diviene a un certo punto imprescindibile.

Il calcio è una passione, un talento che hai dentro ma che alle volte può scorrerti nelle vene  per una “questione di DNA”. In Serie A questo fenomeno dei figli d’arte è ricorrente:  anche nell’attuale stagione del campionato italiano la lista dei nomi, anzi, cognomi  dei giovani calciatori che hanno assunto l’eredità dei padri è ricca e sostanziosa.

Chiesa Simeone Fiorentina vs Inter
@acffiorentina

Solo la Fiorentina gode di due ragazzi che sognano – e già sono sulla stessa strada – di ripercorrere le orme già lasciate ai loro tempi dai rispettivi papà: Federico Chiesa e Giovanni Simeone. 

Classe 1997 il primo, undici presenze con la Nazionale azzurra maggiore, 103 con i viola con 22 reti realizzate e 20 assit ed un valore di mercato attuale pari a 50 milioni: tanti lo vogliono  mentre lui cerca di realizzare pian piano il proprio desiderio.

Il Cholito ha due anni in più  di Federico, 101 presenze nella massima serie nostrana con un fiuto della porta che lo ha fatto arrivare a 31 gol e undici passaggi vincenti. Nato a Madrid – ma con nazionalità argentina –  ha indossato la divisa dell’ Albiceleste dei big  in sei occasioni.

kluivert-Torino-Roma
KLUIVERT

La Roma ha in rosa un altro figlio d’arte, Justin Kluivert, figlio di Patrick. Dopo 44 presenze raggruppate in Erevidise, l’approdo alla squadra romana in estate lo ha portato ad essere utilizzato in 21 match, senza grossi clamori per ora.

Di Francesco
canale sassuolo

Per rimanere in tema giallorosso, un altro figlio di ex è Federico Di Francesco. Ala destra di posizione, a 24 anni ha vestito tra tutte le maglie di Pescara, Parma, Bologna e attualmente è in rosa al Sassuolo, altra orma seguita del papà che ha condotto quello stesso team in Serie A.

Il torneo di Viareggio di quest’anno, come nelle edizioni passate, è capace di mettere il luce i baby talenti più promettenti: tra questi ci sono tre i cui cognomi sono ben conosciuti dagli appassionati di calcio: Maldini, Criscito e Buso.

milan. world

Daniel, diciassette anni e un’abilità straordinaria nel concretizzare i calci piazzati: già convocato con la Nazionale under 18, è attualmente in forza alla Primavera del Milan. Il rossonero è il colore del cuore suo, del papà e di nonno Cesare.

Fratelli criscito
Gianluca Di Marzio

Andrea Criscito indossa la maglia delle giovanili del Genoa, la squadra di cui è Capitano suo fratello Mimmo. Un’ amore nato e mai finito nemmeno a distanza di chilometri per il maggiore dei due; lo stesso trasmesso al giovanissimo diciassettenne, ala sinistra che se la storia di famiglia non sbaglia avrà un futuro in rossoblù.

Buso
Paologhisoni.it

Infine Niccolò Buso, nipote di Renato che nella massima serie ha collezionato oltre 300 partite indossando le maglie delle big tra cui Napoli, Fiorentina, Juve e Samp. Bomber in questa edizione del torneo, Niccolò, veloce e scattante: sarà un caso se ha ha un fiuto del gol innato?

Chiara  Vernini