Non abbiamo mai parlato personalmente dell’argomento “bonus sostegni” per tutti i collaboratori sportivi che lavorano nell’ambito a 360 gradi e con cui vivono.
E’ arrivata in redazione una lettera di Anita Rospi, collaboratrice sportiva in una piscina di Brindisi:
Questa lettera è una richiesta di aiuto e considerazione da parte della nostra lettrice affinché tutti i lavori abbiamo i sostegni economici in egual misura.
L’assurda situazione di non avere attualmente in Italia un Ministro dello Sport la dice lunga sulla vera importanza che possono avere le attività sportive in Italia.
L’ex Ministro Spadafora, a suo tempo, è riuscito a più riprese a stanziare i fondi per i singoli lavoratori e le società sportive che ne avevano fatto richiesta.
Nessuno si capacita di come non siano state assolutamente menzionate le attività sportive da quando è in carica Mario Draghi.
Società e collaboratori che vivono ogni giorno solo di sport e l’idea di essere l’ultima ruota del carro sembra sempre più concreta.
I ritardi nei pagamenti dipesi dai mancati stanziamenti del Mef non sono una giustificazione, anzi devono essere una spinta per accelerare.
Valentina Vezzali, attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, ha dichiarato:
“Abbiamo avvertito la forte vicinanza del Presidente della Repubblica nei confronti del mondo dello sport, non solo sul piano istituzionale. Ho voluto portare al cospetto della massima carica dello Stato le preoccupazioni legate al futuro del movimento sportivo italiano e del suo universo di collaboratori, società, dirigenti, volontari ed appassionati, oltre che le ripercussioni che l’assenza di sport sta avendo in particolare nelle giovani generazioni. Inoltre ho voluto anticipare al Capo dello Stato le intenzioni del Governo rispetto al percorso di sostegno e di ripartenza di tutto lo sport”.
Cara Vezzali, purtroppo non esistono solo gli sport professionistici o i palcoscenici nazionali come Europei e Olimpiadi in programma questa estate.
Dietro lo sport c’è anche tanto – anzi soprattutto – dilettantismo che non percepisce stipendi da mesi e ha la sua attività, creata e portata avanti con tanti sacrifici, ancora chiusa.
Queste le indennità per il trimestre gennaio-marzo 2021:
- 3.600 euro ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura superiore ai 10.000 euro annui;
- 2.400 euro ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura compresa tra 4.000 e 10.000 euro annui;
- 1.200 euro ai soggetti che, nell’anno di imposta 2019, hanno percepito compensi relativi ad attività sportiva in misura inferiore ad euro 4.000 annui.
La redazione si unisce a questa protesta pacifica Social con la speranza che questo fiato non sia solo un grido nel vento e che si prenda concretamente in mano la situazione.
Anche i collaboratori sportivi hanno una dignità da mantenere oltre che figli da sfamare e tasse da pagare.
Raffaella De Macina
Fonte immagine copertina: www.ontuscia.it