Con l’arrivo di Tevez alla Juventus, ci si aspettava grandi numeri, ma non un fenomeno di queste dimensioni. Già perché quello che dovrebbe essere il terzo scudetto consecutivo dei bianconeri, porta la firma proprio dell’argentino. Arrivato nel 2013 in forza alla squadra di Conte, Tevez si è fatto subito notare per la sua forza e per la sua capacità di risolvere anche partite difficili, con un guizzo da vero campione. E così, gol dopo gol, è diventato il protagonista di questa Juve non solo in campionato, con un numero impressionante di gol, ma anche in Champion’s League prima e in Europa League poi.
Quella della Juve è sempre stata una squadra ricca di campioni e fuoriclasse come Nedev, Del Piero, Buffon, Zidane e chi più ne ha più ne metta. Ognuno di loro ha dato qualcosa a questa squadra, ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo club, regalando gioie a trofei ai propri tifosi. Adesso anche Tevez può fare la sua parte, dando il suo contributo ad una squadra già fortissima di suo e reduce dalla conquista di due titoli nazionali. In poco tempo è diventato l’idolo dei tifosi che normalmente sono sempre molto critici e diffidenti rispetto ai nuovi arrivati, fino a quando non vengono conquistati a suon di gol e in quel momento, si scatena tutto l’amore e l’ammirazione verso quel ragazzo, arrivato dall’Inghilterra con grandi numeri alle spalle ma sicuro e fiducioso di poter fare bene anche in Italia. E cosi è stato.
Nel suo destino però non c’è stata subito la squadra bianconera, l’Apache (così viene soprannominato per via del suo luogo di nascita) è stato inizialmente contattato da Adriano Galliani che ha visto in lui l’uomo giusto per risollevare le sorti del Milan. Un guizzo vincente del presidente Agnelli l’ha portato invece nella sua scuderia lasciando cosi l’amaro in bocca ai dirigenti rossoneri. E lui ha ricambiato la fiducia che gli è stata riposta segnando qualcosa come 18 gol in 34 partite. Numeri impressionanti che fanno capire quale fenomeno sia diventato Tevez. Ma non è una novità, perché parlando di numeri, l’argentino ha segnato nella sua carriera fino ad oggi circa 153 reti in 344 presenze in campo. Soddisfazioni a parte, il fuoriclasse argentino ha fatto anche preoccupare i suoi tifosi e tutti i suoi sostenitori in generale. Nella partita con il Lione valevole per la qualificazione in semifinale dell’Europa League, il numero dieci bianconero si infortuna e chiede il cambio. E adesso? Ora bisogna vincere anche senza Tevez, ma questa Juve è forte e ce la farà.
Invece, rimedia una sonante sconfitta contro il Napoli che porta il distacco dalla Roma inseguitrice a -11. Con il recupero della squadra di Garcia contro il Parma finita con una vittoria giallorossa, la Roma si porta a soli 8 punti dalla capolista. È bastata un’assenza di Tevez e la Juventus non è stata capace di vincere per consolidare il suo primato in campionato. Forse è stato complice anche un calo di energia da parte della squadra, ma è evidente che ormai la società bianconera è Tevez dipendente e in sua assenza si soffre per vincere.
A Lione ci ha pensato Bonucci segnando il gol della qualificazione, altrimenti l’assenza dell’argentino si sarebbe sentita ancora di più. La rete di Bonucci dimostra che tutto sommato la squadra può vincere anche senza la sua punta d’oro, ma che fatica! Non dobbiamo dimenticare però che la Juventus ha molti campioni che possono fare la differenza in campo e dare ai tifosi quelle gioie che tanto sognano e meritano, sempre che il loro leader, Conte, riesca a dare una sferzata di nuova energia alla sua squadra nel momento decisivo della stagione. Mancano infatti sette partite alla fine del campionato, e abbiamo visto negli anni passati grosse sorprese che hanno portato a clamorosi sorpassi della squadra inseguitrice proprio nelle ultime sette giornate che hanno portato alla conquista dello scudetto. Ma la juve dei record non deluderà i propri tifosi e se succederanno fatti clamorosi, sicuramente i tifosi non rimarranno delusi da una stagione straordinaria della loro squadra con o senza Tevez.
Barbara Roviello Ghiringhelli