La ribalta di City, United e Tottenham, riflettori anche su Chelsea e Liverpool.
Organizzazione e tanti talenti individuali: ecco la chiave di volta delle squadre della Premier League che con il loro gioco stanno facendo divertire tutta Europa.
MANCHESTER CITY – quando il successo puoi comprarlo.
Una società nata dal nulla grazie all’ausilio economico dei potenti sceicchi orientali che nel giro di pochissimo tempo l’hanno reso uno dei team di maggiore successo in patria e non.
Il City vanta campioni del calibro di Aguero e De Bruyne e la guida di un allenatore come Guardiola, che in due stagioni ha reso i Citizens una vera e propria macchina da guerra.
Adesso il Kun e compagni guidano la testa della classifica di Premier League con un netto +8 dalla seconda classificata ed hanno già guadagnato l’accesso agli ottavi di Champions League sbaragliando il Napoli di Sarri, il Feyenoord e lo Shaktar Donetsk.
Il rinnovamento portato dall’architetto dei campioni, José Mourinho, ha raggiunto i risultati sperati. I veterani dello spogliatoio sono stati messi da parte o addirittura ceduti e dopo la stagione di transizione dello scorso anno i Red Devils sono tornati super competitivi, trascinati dalle reti di certi Mkhitaryan, Lukaku e Rashford.
L’andamento in Champions sembra positivo e nonostante il distacco dai cugini del City la lotta al secondo posto è ancora viva.
TOTTENHAM – aggiungi un posto a tavola.
Qualche anno fa in pochi si sarebbero aspettati che Mauricio Pochettino sarebbe riuscito a mettere in piedi una squadra piena di talenti, in grado di lottare per la vetta della classifica nazionale e di prendersi gli ottavi di Champions demolendo un Real Madrid fuori fase.
Tra le file degli Spurs capeggiano nomi dall’elevato valore di mercato e dall’indiscutibile talento come Harry Kane, Dele Alli, Eriksene Min Son.
CHELSEA – al retrogusto italiano.
I Blues hanno quella grinta che solo un condottiero come Antonio Conte poteva tirar fuori.
Li aveva già portati sulla vetta d’Inghilterra l’anno scorso ma il Chelsea sa che è difficile ripetersi con avversari così forti.
La stagione della squadra londinese sta avendo varie fasi altalenanti, come la doppia sfida in Champions League con la Roma tutta a favore dei giallorossi; eppure i Blues riescono sempre a farsi trovare preparati in sfide complesse come quella con l’Atletico Madrid o la recente partita vinta proprio contro lo United.
LIVERPOOL – convincente ma non troppo
Ci sono i mezzi e pure gli strumenti, Jürgen Klopp può renderla una squadra realmente competitiva e vincente e i talenti abbondano a vista d’occhio, eppure a questo Liverpool sembra mancare ancora quella spinta in più.
I Reds peccano di discontinuità: le ottime prestazioni da top team si alternano ad altre meno entusiasmanti, ma è anche vero che la concorrenza con gli altri “colleghi” è veramente spietata.
Federica Vitali