Siamo arrivati a due giornate dalla fine del campionato e la classifica marcatori non è mai stata più avvincente e sorprendente di così.
Nove mesi fa, ad inizio campionato, in pochi potevano ipotizzare una situazione simile. Con un top player come Cristiano Ronaldo entrato a far parte della Serie A, quasi tutti i tifosi italiani si aspettavano l’ex madrileño al primo posto -e anche con grandi distanze dagli altri- nella classifica marcatori 2019.
Con grande sorpresa non è stato così, il capocannoniere in questo momento è il trentaseienne Fabio Quagliarella della Sampdoria, ex Napoli e Juve, che di lasciare il calcio giocato non ne vuole proprio sapere. Continua a far gol e molto probabilmente si aggiudicherà il primo posto da capocannoniere del massimo campionato italiano.
Il titolo di capocannoniere della Serie A 2018/19 è però alquanto incerto.
Arrivati a questo punto della stagione sono almeno quattro, infatti, i pretendenti alla conquista del primo posto finale della classifica dei marcatori.
Cominciamo da quello che da più tempo si trova stabile nelle primissime posizioni, Fabio Quagliarella.
L’ex Napoli è in testa alla classifica marcatori con ben 26 reti siglate, quattro in più di Duvan Zapata, anche lui ex Napoli e Sampdoria.
Per Ronaldo e Piatek, entrambi con 21 centri, invece, queste ultime giornate serviranno a decretare chi effettivamente potrà godere del terzo posto del podio dei miglior marcatori della stagione. Ancora più staccato l’attaccante polacco del Napoli, Milik a quota 17 reti posizionandosi così al 5º posto.
Ci sarebbero tantissimi motivi per far vincere il titolo ad uno di questi 5 giocatori nominati.
Milik (17): perché con Ancelotti ha ritrovato quasi tutta la sua forma fisica e la sua tecnica di gioco, il “purpo” diventato bomber e goleador degli azzurri rialzatosi da due infortuni bruttissimi alle due ginocchia.
Piatek (21): perché è riuscito a prendersi quasi tutta la scena calcistica sin dall’inizio, con la maglia del Genoa, il Pistolero ha bucato la rete avversaria in quasi tutte le giornate.
Ronaldo (21): perché è la sua prima stagione italiana.
Zapata (22): perché con la Samp e con l’Atalanta è esploso è cresciuto anche grazie gli allenatori che gli hanno dato fiducia, a differenza dei precedenti.
Quagliarella (26): il “vecchietto” napoletano, ha esperienza e tecnica, si diverte e gioca col cuore, riesce alla sua età ancora a fare magie, un magnifico esempio per i più giovani, e come sta dimostrando la classifica marcatori è lui che meriterebbe di più questo titolo per dare uno schiaffo morale anche a chi vedendo l’età sull’anagrafe lo reputava oramai andato, eguagliando anche il record di Batistuta per le partite di fila in cui ha segnato.
Valentina Vittoria